Una storia a metà

Dovrebbe essere molto facile commentare un 7 a 0. Si potrebbe pensare ad una gara a senso unico con il simbolo della perfezione concretizzato nel primo ” clean sheet” della storia dell’Atletico Martedì, un evento al quale eravamo andati molto vicini in più di un’occasione, ma che non si era mai realizzato. Eppure, nulla togliendo ai meriti dei vincitori ed evidenziando le inevitabili mancanze degli sconfitti, niente è così semplice da spiegare e a volte tali accadimenti sono il frutto di combinazioni episodiche ed eccezionali.
Prendete la nostra partita. Squadre più o meno simili a quelle delle ultime uscite, in cui si erano disputati incontri molto belli ed equilibrati, tuttavia, se ci mettete un infortunio iniziale che scombina subito i piani, un po’ di scoramento, il portiere avversario che sembra in serata super ed i suoi compagni di squadra che segnano da ogni dove, compreso un gol da metà campo, ecco che allora il mistero può avere una spiegazione più chiara, perchè a tutti, ma proprio a tutti, dopo aver raggiunto le stelle, capita di cadere nella polvere, l’importante è rialzarsi e ripartire più emozionato di prima, ben sapendo che “ogni maledetto martedì”, c’è l’occasione per rifarsi e soprattutto per divertirsi,
Se pensiamo ad una squadra che ha conosciuto più di tutti momenti di inaspettata gloria e serate di vergogna sportiva, beh quella squadra risponde al nome di Deportivo La Coruna, vecchia gloria del calcio spagnolo, al giorno d’oggi scomparsa dalle luci della ribalta ma che alla fine degli anni 90 ebbe grande successo, arruolando tra le proprie fila celebri campioni e soprattutto arrivando a vincere una storica Liga. Ebbene, se pensi al Super Depor, ti viene in mente allo stesso modo la straordinaria rimonta ai danni del Milan in un quarto di Champions; i ragazzi dell’allora tecnico Irrureta, dopo aver perso a San Siro per 4 a 1, ribaltarono, con sorpresa di tutti, ll risultato in Spagna, infliggendo ai rivali un perentorio 4-0, ma anche l’umiliante sconfitta, rimediata sempre in Champions dal Monaco. In quella serata che, vuoi o non vuoi passò alla storia, il Super Depor incassò ben 8 gol.
Il risultato fu così umiliante che il club spagnolo, a seguito di quella disfatta, eliminò del tutto la divisa arancio con la quale si era presentato in campo.
La scheda che segue è dedicata proprio a quella disfatta, perchè crediamo che ogni sconfitta abbia sempre qualcosa da dire e nasconda un profondo senso di destino ed inevitabilità, dinanzi al quale non esistono colpe o accuse ma solo un credito con la sfortuna.

21.9.2021 ore 20,00

Impianto Sportivo di San Nicolò, Spoleto (PG)

Formazioni:

1. W. Monaco
Riccardo, Federico, Gianluca, Claudio, Jacopo, Jared

2.L. Deportivo La Coruna
Giuliano, Ignazio, Andrea, Alessandro, Roberto.

Note: difficile fare un commento sull’ultimo turno del nostro campionato. Credo che vi siano poche certezze su ciò a cui abbiamo assistito, ma non ho dubbi come queste siano abbastanza evidenti. Anzitutto, senza l’infortunio di Alessandro avremmo assistito certamente a qualcosa di diverso e questo non solo per il valore del singolo giocatore, ma anche perchè il tassello tattico realizzato per il Deportivo La Coruna, con quell’accadimento nefasto, in un certo modo è venuto meno. Inoltre, vi è stata la prestazione eccellente dei vincitori, quello è certo.. ma anche qui, se uno dei giocatori, tipo il sottoscritto, per lanciare in porta un compagno, spara un pallone imparabile da metà campo contro la rete avversaria, allora è segno che la serata forse doveva andare così e nessuno ci poteva fare niente. Da ultimo è d’obbligo fare una considerazione. Per trovare la soluzione delle cose a volte è necessario spostarsi dall’altro lato della strada ed in questo caso per spiegare un 7 a 0 non bisogna concentrarsi sulla forza dell’attacco, almeno non del tutto, ma volgere l’attenzione su chi ha mantenuto quel risultato lasciando inviolata la porta con preziosi interventi-

MVP. Riccardo. Lo so, Jared per le sue incursioni, sempre pungenti, meriterebbe un premio, soprattutto perchè le sue reti sono state determinanti, e anche la prova degli altri giocatori del Monaco è stata all’altezza della serata, ma quel che è certo è che il nostro portiere si è trasformato in un vero portento, respingendo qualsiasi pallone con tecnica, reattività e soprattutto classe. Vedete vi racconto un piccolo segreto, perchè l’Atletico Martedì è una grande famiglia, uno di quei posti in cui si dice ogni cosa davanti a tutti, senza vergogna. Recentemente il nostro numero uno è convolato a nozze ed in quella occasione, in qualità di presidente della nostra gloriosa squadra, mi è stato chiesto di dire due parole. La verità è che ciò è accaduto a fine serata ed io ero troppo brillo per dire qualcosa di significativo, ma in quel momento si doveva senz’altro riconoscere come Riccardo sia sempre stato un vero atletico, leale, corretto, mai sopra le righe, unito al gruppo e molto legato a questa squadra tanto da considerarla, come tanti di noi, un punto fermo della propria vita. E proprio come la sua vita è convolata felicemente, con identica magnificienza martedì scorso è volato tra i pali oscurando i sogni di gloria degli amici rivali.

Terzo tempo: non disputato.

Una storia a metàultima modifica: 2021-09-24T00:54:45+02:00da atleticomartedi
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