Contro tutto e contro tutti…la leggenda del cavaliere e della signora

Le parole hanno sempre un peso, soprattutto conta il modo in cui vengono dette. Una singola espressione può assumere diversi significati, ricoprendo accezioni positive ed altre negative. Premetto che non sono mai stato e, penso mai lo sarò, un tifoso Juventino, ma questo non vuol dire nulla, non tifo nemmeno altre squadre. Quel che è certo è che la società torinese nel corso degli anni si è guadagnata varie antipatie ed io credo che, aldilà di tutto, la ragione principale sia stata perchè abbia vinto molto in Italia e non abbia mai fatto mistero di venerare la vittoria come unico obiettivo da perseguire (del resto, un tale concetto è scolpito anche nel motto della società torinese). Si può discutere di molte cose ma ciò che non deve mai essere messo in dubbio è la passione che hanno i tifosi, quella è uguale per tutti, non ha colore ed è la forza propulsiva che manda avanti il calcio e che paga gli abbonamenti tv. In questo marasma che ha colpito ancora una volta la dirigenza della Juventus, i più danneggiati sono stati sempre i tifosi, quelli che vanno allo stadio ad incitare la squadra ed i bambini che con i loro genitori corrono a vedere le partite indossando le maglie dei loro idoli. Ecco perchè a chi fiero sventola striscioni con la scritta “…fino alla fine , contro tutto e contro tutti”, voglio ricordare che contro e al di sopra ogni cosa vi è solo la passione sportiva e l’orgoglio di indossare una maglia che è un punto di riferimento per molte persone. In questo periodo di tristezza e preoccupazione per i veri tifosi, per coloro che amano solo vedere la squadra vincere e soffrono insieme agli altri in certe giornate davanti alla tv, voglio ricordare la storia del giocatore che per me è stato il più grande nell’epopea del club bianconero e non solo…il più grande perchè oltre alle sue indubbie doti calcistiche è stato sempre un esempio di lealtà, classe e correttezza, un vero capitano. Nel calcio italiano vi sono stati pochi giocatori trasversali, capaci ovvero di riunire tutti i tifosi, uno di questi è stato sicuramente Alessandro Del Piero. Non mi vorrei soffermare troppo sui suoi innumerevoli trofei, gli ultimi grandi successi europei ed internazionali della Juventus, su quel famoso gol contro il Borussia Dortmund nel 1995 (da allora in poi quello sarà il gol alla Del Piero), sul Mondiale del 2006 o ancora sul suo ritorno dopo il terribile infortunio del 1998 e sugli anni precedenti da cui forse si è rinvigorita la grande rivalità con l’Inter grazie alla sfida incrociata in campionato con il Fenomeno Ronaldo. Pinturicchio, così come lo aveva ribattezzato l’avvocato Agnelli, è stato soprattutto colui che ha indossato magnificamente la fascia di capitano in tante innumerevoli sfide, colui che ha guidato la squadra anche nel momento più buio della serie B (perchè “un cavaliere non abbandona mai una signora”) e soprattutto quel ragazzo che il 13 maggio del 2012 contro l’Atalanta, davanti ad uno stadio incredulo ed emotivamente scosso, ha salutato in lacrime la sua squadra, le stesse lacrime miste ad un urlo furioso in quel magnifico gol nel 2001 a Bari per ricordare il padre appena scomparso.
Viviamo in un mondo in cui, a torto o ragione, i più giovani prendono come fonte di ispirazione cantanti, attori e soprattutto giocatori di calcio, quindi è una grande fortuna quando uno di essi trasmette valori importanti e diventa, suo malgrado, un esempio. E’ per questo che ti diciamo grazie Pinturicchio e non solo per quel magnifico gol a giro, ma soprattutto perchè prima e dopo l’attività agonistica hai ispirato tanta gente, compreso il sottoscritto. Dopo quel terribile infortunio che poteva mettere fine alla sua carriere e dopo il lungo recupero, sempre l’avvocato Agnelli, parlando di lui, coniò la frase “aspettando Godot”…beh alla fine l’attesa è stata ripagata e molto umilmente mi permetto di consigliare ai tifosi bianconeri di ispirarsi sempre a lui per risalire anche le chine più difficili….la classe vince sempre contro tutto e contro tutti.

07/02/2023 ore 20,00

Complesso Sportivo di San Nicolò, Spoleto (PG)

Formazioni:

1.W. Juventus
Alessandro, Fabrizio, Michele, Jacopo, Andrea

2.L. Atalanta
Riccardo, Gianluca, Federico, Marco, Massimo.

Note: dopo 3 soffertissime settimane siamo tornati al nostro amato campionato. In questi casi, quando l’attesa è così grande per me è difficile essere lucido nel commento tecnico della partita, troppa è la gioia e l’enfatizzazione del momento, quindi se scriverò cose inesatte vi prego di perdonarmi. Tuttavia, pur se annebbiato dall’entusiasmo, mi sento di dire che quella appena disputata è stata una bella partita. Il risultato finale di 6-3, che poi quando si parla di calcetto non significa necessariamente una partita a senso unico, a mio avviso non deve far credere che non abbiamo assistito ad una partita equilibrata. Sono infatti dell’idea esattamente contraria, se è vero che il match ha vissuto lunghi tratti di equilibrio con un punteggio caratterizzato da uno stretto margine e alla fine la differenza l’hanno fatta solo alcuni dettagli. Certo, tutto ha una logica e la vittoria della Juventus, alla fine meritata, trova, a mio modesto parere, la spiegazione nella maggiore capacità dei propri giocatori di attaccare la profondità e colpire nel segno nei momenti topici della partita; questo non solo grazie a Jacopo, attualmente l’unica punta di ruolo nel nostro roster, ma anche ai compagni di squadra altrettanto abili nel seguire l’azione e sviluppare pregevoli azioni di attacco. Di contro l’Atalanta ha disputato la sua degnissima partita, portando più volte i propri giocatori di fronte alla porta avversaria ma avendo forse l’unico torto di non concretizzare al meglio le occasioni create. Un torto alla fine molto relativo se si considera che entrambi i portieri sono stati tra i migliori in campo. Quel che è certo è che una partita simile, ben giocata e mantenuta su buoni livelli agonistici, ci riempe di orgoglio e ci spinge ad andare avanti dando sempre il massimo.

MVP: Michele. ” …sempre presente nel match in tutta la manovra, favorendo la vittoria della squadra anche grazie ad un bellissimo score sotto al sette che ha chiuso il match”. Come si può non essere d’accordo con queste parole, alle quali mi permetterei di aggiungere che ciò rappresenta il giusto premio per chi ha fornito sempre prestazioni di grande qualità nella nostra squadra dentro e fuori dal campo.

Terzo tempo: Mr Hyde Pub, Spoleto.

Contro tutto e contro tutti…la leggenda del cavaliere e della signoraultima modifica: 2023-02-11T14:05:14+01:00da atleticomartedi
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