Le streghe di Antananarivo

Uno degli aspetti più affascinanti del mondo del calcio è che lo si può ammirare da tanti punti di vista. Non c’è solo la partita in sè stessa, i 90 minuti, ma c’è anche tutto ciò che ruota intorno alla stessa; se ci pensate il calcio lo si può praticare, ma anche guardare… e di calcio si può discutere, leggere e perfino scrivere.
Non c’è da stupirsi pertanto se la via della gloria calcistica ha molte scorciatoie e non sempre è tracciata, se gli episodi che la celebrano assumono forme e significati diversi.
Ad esempio, la storia incredibile che vi sto per raccontare ebbe luogo nella notte di Halloween di esattamente 20 anni fa; penserete sicuramente ad una location infernale ed invece il posto in cui ci troviamo è uno dei paradisi terrestri del mondo conosciuto, la 4^ isola del mondo per estensione, l’isola di Madagascar. Lo sport più praticato nel Madagascar è senza dubbio il cricket ma anche il calcio nel corso degli anni ha assunto una discreta importanza. La maggior parte delle franchigie calcistiche ruotano intorno alla capitale del Paese, Antananarivo, ed è proprio qui che il 31 ottobre del 2002 si disputa il match tra AS Adema e la So de L’Emeryne, prima e seconda forza del campionato nazionale. In realtà è una partita che ha poco conto, poichè l’As Adema ha già vinto il titolo al termine della giornata precedente, a causa del concomitante pareggio della rivale So de L’Emeryne contro il DSA Antananarivo. Il problema però è che il rigore che è stato fischiato allo scadere dall’arbitro in favore del DSA e che di fatto ha assegnato il titolo nazionale è stato a dir poco discusso e, sorte vuole, che proprio l’arbitro di quella partita venga designato per l’incontro tra Adema e Emeryne. In occasione di questa partita, l’Emeyrne, per ribadire il suo disappunto, mette in scena una protesta a dir poco clamorosa. Al fischio di inizio infatti i giocatori ospiti, invece di attaccare la porta avversaria decidono di rivolgersi contro la loro segnando un autogol. Davanti all’incredulità dell’arbitro e degli spettatori, viene ricollocata la palla al centro e fischiata la ripresa del gioco, ma l’azione precedente si ripete e la palla viene calciata nuovamente dentro la porta amica dai giocatori dell’Emeryne. Avversari ed arbitro si guardano quasi smarriti ma, nonostante le proteste del pubblico, nessuno osa interrompere la partita. I giocatori ospiti con freddezza scientifica ad ogni azione segnano un autogol. Alla fine della partita saranno 149 i palloni raccolti dalla porta dell’Emeryne; è 149-0 in favore dalla AS Adema, ovvero la sconfitta più pesante della storia del calcio!
Questa protesta costò però cara ai suoi ideatori; Zaka Be, allenatore dell’Emeryne, ritenuto la mente di questo gesto eclatante, venne squalificato per 3 anni dalla federazione calcistica del Madagascar e molti giocatori per diversi mesi. Come magra consolazione alla peggior sconfitta della storia del calcio, essi si vantarono però di non aver fatto mai toccare palla agli avversari!

08.11.2022 ore 20,00

Complesso Sportivo di San Nicolò, Spoleto (PG).

Formazioni:

1. As Adema
Riccardo, Gianluca, Federico, Jacopo, Ignazio.

2. Os de L’Emeryne
Alessandro, Marco, Fabrizio, Andrea, Oriundo.

Note: la partita disputata nell’ultimo turno del nostro campionato a dir il vero ha poco a che fare con la storia che vi ho raccontato, anzi si pone in netta contrapposizione, se è vero che al cospetto di una clamorosa sconfitta, possiamo invece parlare di un pareggio, figlio del massimo equilibrio. Ma la pazza storia dell’Atletico Martedì ben si accompagna con le assurde gesta del gioco del football disputato a tutte le latitudini, dove il calcio va oltre i confini stabiliti nel rettangolo verde. E poi nell’aria si sente già il profumo delle feste natalizie, che per un atletico vuol dire il gran finale di stagione, accompagnato da un clima di spensieratezza e di attesa. Il nuovo format delle ultime partite, perchè ormai sta diventando una consuetudine, ha visto contrapposti il team del padrone di casa Fabrizio, arricchito dagli atletici Marco ed Alessandro, ad una nostra formazione “old style” con volti noti e conosciuti. Il prodotto calcistico generato da questa commistione di idee e di giocatori è stato apprezzabile e la partita si è mantenuta sempre sul filo della parità di forze e di punteggio. Volendo essere più precisi possiamo dire invero che l’Adema era riuscita a guadagnarsi un piccolo margine grazie alle incursioni del solito Jacopo e all’eclettismo offensivo di Ignazio, ma complici alcune disattenzioni difensive ed il solito gol subito nel finale in maniera rocambolesca, l’Emeryne, sia ben chiaro con indubbi meriti, ha raggiunto l’avversario per non mollarlo mai più e sancire un giustissimo pareggio.

MVP. Andrea. “….per quanto a volte un po’ confusionario, fa correre l’avversario per tutto il campo e segue costantemente l’attaccante in difesa cercando sempre il contenimento aggressivo. incisivo anche se silenzioso”. Concordo con l’atletico Jacopo (che ho parafrasato nel riportare il giudizio) nella scelta del migliore in campo e nel segnalare altresì l’ottima prova di Ignazio.

Terzo tempo: V4 Le Mattonelle, Spoleto.

Le streghe di Antananarivoultima modifica: 2022-11-11T18:46:41+01:00da atleticomartedi
Reposta per primo quest’articolo