Eterni rivali

Abbiamo dedicato varie dissertazioni al tema della rivalità, ma quello che non abbiamo mai detto è che la stessa parola, che implica in sè una contrapposizione, evoca immagini assolutamente positive. Quando si parla di eterni rivali si pensa infatti a grandi sfide della storia del sport. Dualismi accesi e longevi, passati attraverso vittorie e sconfitte, che alla fine hanno tuttavia elevato entrambi i contendenti. Pensate ad esempio a cosa sarebbe stato Nadal senza Federer, e viceversa, o Mohammed Alì senza Joe Frazier, o ancora i Los Angeles Lakers senza i Boston Celtics.
Nel calcio talune rivalità sono diventate poi dei veri e propri romanzi. Si potrebbe citare semplicemente Boca Jrs vs River Plate per spiegare ciò di cui stiamo parlando, ma anche noi, rimandando alle sfide della nostra Nazionale contro la Germania, possiamo dire di vantare una delle più grandi rivalità del mondo del pallone, raccontata attraverso capitoli memorabili, Italia vs Germania 4 a 3 del 1970 compresa.
Questo è il motivo principale per cui certe volte la sconfitta contro un grandissimo avversario andrebbe esaltata, invece di parlare dei secondi come i primi tra i perdenti. Questa logica considerazione ci spingerebbe non solo a rispettare di più gli avversari ma alimenteremmo una sana cultura della sconfitta, cultura che in alcuni Paesi è ampiamente diffusa e si vive con la ricerca, quella si esasperata, di elevarsi un passo più avanti dell’eterno rivale.
La scheda che segue è dedicata a una delle rivalità più famose nel palcoscenico internazionale del calcio: il derby di Madrid. Tra i Colchoneros e le Merengues c’è grande contrapposizione, e non solo a livello calcistico, ma vi è pure profondo rispetto e gli uomini dell’attuale allenatore Simeone, proprio nel desiderio profondo di superare i famosi cugini, si sono spinti fino a divenire squadra di straordinario livello. Una storia fatta di 2 finali di Champions perse amaramente contro il Real, ma anche di due storiche Liga vinte anche “grazie” ai cugini rivali.

14.9.2021 ore 20,00

Impianto Sportivo di San Nicolò, Spoleto (PG)

Formazioni:

1.W. Atletico Madrid
Riccardo, Federico, Gianluca, Claudio, Simone

2.L. Real Madrid
Giuliano, Andrea D, Andrea A., Besmir, Ignazio

Note: la striscia delle grandi partite dell’Atletico Martedì continua e vive di una nuova entusiasmante stagione attraverso sfide tra compagini ormai ben definite che rischiano di diventare delle vere e proprie classiche. Ancora una volta sul tappeto verde di San Nicolò sono scese in campo una squadra composta da elementi storici del nostro club contro un team ben assortito che, a forza di giocare insieme, sta trovando una propria identità di squadra
Il risultato di tale continuità non poteva essere che lo stesso e questo nonostante il Real avesse assenze importanti ed abbia dovuto sopperire ad un infortunio che l’ha costretta a cambiare modulo tattico. Malgrado questo, la partita è stata combattutissima, grazie anche alle prodezze dei portieri, che hanno mantenuto il risultato in bilico fino alla fine, spezzato solamente da alcune magistrali azioni di attacco ben orchestrate dagli uomini dell’Atletico. Entrambe le squadre, che si sono affrontate in una mini serie, sono cresciute in maniera rilevante alzando il livello tecnico ed agonistico delle partite e tutto ciò ancora una volta grazie ai rivali che ne hanno stimolato la voglia di vincere e di confrontarsi.

MVP. I magnifici 4. Credo di non aver mai nominato 4 MVP per una singola partita ma ritengo di non poterne fare a meno, citando 2 giocatori per squadra. Inizierei dai portieri Giuliano e Riccardo, entrambi prodigiosi. Riguardo al primo beh che dire….non ricordo nella nostra storia un portiere che abbia fatto due gol. E quanto al secondo, assente da un paio di turni, il suo ritorno è stato fenomenale per tecnica e tempismo negli interventi, nonchè per sicurezza e presenza tra i pali. Continuando in questa carrellata di campioni non posso non citare il talento di Besmir, giocatore che solo a guardarlo si capisce che è di un’altra categoria, autore peraltro di un gol splendido e da ultimo, ma non per ultimo, l’immortale bomber Simone che ancora una volta ha impresso il suo marchio nella partita a suon di assist, gol e pregevoli rifiniture.

Terzo tempo: non disputato.

Eterni rivaliultima modifica: 2021-09-16T00:03:17+02:00da atleticomartedi
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