Un calcio al cielo

Spesso mi domando e in molti ci domandano chi ce lo faccia fare a giocare a calcetto ogni martedì, dopo tutti questi anni, ben sapendo che all’indomani i dolori alla schiena e alle articolazioni diventano sempre più fastidiosi, o ancora da dove nasce la nostra passione che ci spinge a portare avanti questa tradizione.
La risposta in un certo senso è scontata: lo facciamo perchè ci divertiamo e ciò non vuol dire che siamo masochisti ma semplicemente che amiamo questo gioco per il fatto di regalarci sempre nuove emozioni e poichè ogni partita non è mai uguale a quella precedente.
Partite come quella disputata nell’ultimo turno del nostro campionato non fanno altro che rafforzare questa convinzione. Nel match dello scorso martedì c’è stato veramente di tutto, a partire da due squadre equilibrate, circostanza che dovrebbe ripetersi sempre nelle partite, ma che di fatto sappiamo non è facile ottenere, soprattutto quando la presenza di nuovi giocatori è un fattore costante. Oltre a questo, il ritmo, pur subendo delle inevitabili pause, è stato di buon livello, segno che la continuità nel giocare sta dando i primi frutti. Il prodotto di questa combinazione tecnica ed agonistica è stato quello di assistere ad una bellissima partita con un risultato in bilico fino alla fine che, da ultimo, si è tramutato in un giustissimo pareggio.
Ma perchè un incontro venga ricordato e diventi a suo modo speciale, ci vuole qualcosa che lo distingua, la classica ciliegina sulla torta. Ebbene, il meraviglioso pallonetto con cui l’atletico Andrea Duranti ha beffato il portiere avversario quasi da centrocampo, è una gemma che rimarrà negli annali, per la sua bellezza e per la sua imprevedibilità. Così come tanti prima di lui, il nostro atletico ha guardato la porta avversaria, ha pensato a questa folle idea e la ha realizzato senza pensarci troppo, per il gusto di provarci, in nome della poesia di questo sport.
Stankovic, Florenzi e chi più ne ha più ne metta, gli autori della palombella futbolistica in molti sono diventati famosi e ognuno di noi, sono sicuro, ha il suo preferito.
Per quanto mi riguarda, genio, abilità tecnica, poesia ed un pizzico di follia ebbero la loro massima espressione in una serata di Coppa di Campioni ad Atene, quando Dejan Savicevic, non a caso soprannominato “il Genio”, con il suo ardire intimidì anche il più celeberrimo Dream Team. Questa scheda è ispirata a quella partita e a quanti in un campo di calcio, fin dalla prossima gara tenteranno di disegnare un arcobaleno nel cielo.

7.9.2021 ore 20,00

Impianto Sportivo di San Nicolò, Spoleto (PG)

Formazioni:

1. Milan
Giuliano, Andrea D, Alessandro, Ignazio, Besmir

2. Barcellona
Gianluca, Federico, Marco, Jacopo, Andrea A.

Note: nella premessa di questa scheda c’è forse tutto quello che si debba annotare di questa avvincente gara, certamente una delle più belle disputate nell’ultimo periodo. Raramente la prestazione dei 10 in campo è stata così intensa e di ottimo livello tecnico. Non è mancato l’agonismo, la lotta per catturare ogni pallone, la ricerca mai irriverente della giocata ed il gioco di squadra che, con diverse sembianze, è stato per entrambe le compagini lo strumento principale per raggiungere la vittoria. Un signore con cui da bambino giocavo a biliardino era solito dire “dai forza…e ricordati che il pareggio è come una vittoria” Frase bizzarra in quel contesto e che mi ha fatto sempre sorridere. Ma nella vita tutto torna ed in questa occasione credo che alla fine quell’epiteto ci stia bene, perchè in fondo tutti i giocatori auspicavano un tale epilogo, perchè senza ombra di dubbio era il risultato più giusto.

MVP. Devo dire che qualsiasi dei dieci giocatori io nominassi per questo speciale menzione, non sbaglierei di certo perchè tutti hanno dato il massimo e perchè ognuno ha offerto un contributo di altissimo valore. Le parate di Giuliano e Gianluca, le folate improvvise di Jacopo, le geometrie di Alessandro e Marco, la classe della new entry Besmir e la solidità dei difensori della vecchia guardia brllano come lampi nella partita, ma dovendo e volendo esprimere un personale giudizio direi che l’atletico Andrea Duranti meriti di essere iscritto in questo personale registro e non solo per il suo bellissimo gol ma anche perchè la sua prestazione è stata solo l’ultima di una fila di gare che lo ha visto primeggiare per impegno, sacrificio tattico e condizione atletica.

Terzo tempo: non disputato.

Un calcio al cieloultima modifica: 2021-09-09T23:36:00+02:00da atleticomartedi
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