Un Dio tra i Santi

Nello sport ed in special modo nel calcio c’è proprio di tutto. Amore, passione, gioia, rabbia, disperazione, esaltazione e frustrazione. Forse è questo il motivo per cui è così amato nel mondo, la gente trova in esso l’habitat naturale per sfogare tutte le proprie emozioni, talvolta non positive. I giocatori, veri ed indiscussi protagonisti, si trasformano in strumenti per veicolare i sentimenti più estremi.
Se negli anni 90 ad esempio vi foste recati a Southampton e vi fosse venuta la voglia di godervi una bella partita di calcio, che solo lo stile British sa regalare, avreste dovuto fare due passi fino allo storico impianto dei Saints, The Dell. Lì, al cancello di entrata, per molti anni era stato affisso un cartello sicuramente significativo con la scritta: “Benvenuti nella casa di Dio”. La frase non era solo un gioco di parole con il soprannome con cui sono universalmente riconosciuti i giocatori del Southampton, ma omaggiava il più grande giocatori di tutti i tempi per i tifosi biancorossi, Matthew “Le God”, al secolo Matthew Le Tissier. Esagerazione? blasfemia? Può darsi …ma la storia dell’uomo che non cedette alle lusinghe degli altri clubs per vivere tutta la sua carriera in una squadra di seconda fascia, è legata alla leggenda e al misticismo. Gol, magnifiche prestazioni, ammirazione da tutti gli addetti ai lavori, ma anche quei 50 rigori tirati in carriera, tutti segnati tranne uno, quell’unico penalty che fece di Mark Crossley, estremo difensore del Nottingham Forest, suo malgrado, un eroe.
E poi l’epilogo, che solo un’entità soprannaturale poteva concepire, l’ultima partita disputata al The Dell, prima della chiusura, dopo una lunga storia iniziata nel 1888. E’ il 19 maggio 2001, Southampton vs Arsenal, i Gunners che conducono 2 a 1 mentre il match sta volgendo al termine. Il vecchio Le Tissier si sveste della casacca dalla panchina, tutti sono pronti a tributargli l’ultimo saluto. Lui commosso ed emozionato, vorrebbe congedarsi dal suo pubblico facendo bene, in stagione non ha ancora segnato un gol. Poco dopo il suo ingresso una palla spiove nell’area di rigore, nessuno sembra ricordare chi l’abbia calciata, Le God la stoppa, si gira… e la infila sotto l’incrocio dei pali per poi lasciarsi andare alla gioia più incontenibile. Pazzesco, nell’ultima partita della sua carriera, nell’ultima gara disputata nello stadio che lo ha idolatrato, Matthew Le Tissier firma il gol del pareggio.

La scheda che segue è ispirata a quella partita, perchè che ci crediate o no, non tutto dipende da noi, a volte basta solo avere passione, credere in qualcosa o in qualcuno e alla fine…lasciarsi andare.

Fratta Stadium

06/02/2020

ore 21,00 (orario effettivo di inizio 21,30)

Formazioni:

1.W. Southampton
Giuliano, Jacopo, Gianluca, Federico, Valerio.

2.L.Arsenal
Riccardo, Marco, Stefano, Alessandro, Leonardo.

Note: la gara del 6 febbraio 2020 verrà sicuramente ricordata dagli appassionati dell’Atletico Martedì poichè ha costituito un’anomalia. Anzitutto si è disputata di mercoledì. Ciò si è reso necessario affinchè si potesse svolgere un altro evento sempre legato al nostro gruppo. Spero che la divinità che ci protegge da anni e che ci ha permesso di compiere questo magnifico percorso non si sia arrabbiata per questo. In tal caso chiediamo scusa fin d’ora e lo promettiamo, non succederà più. Ma le singolarità non sono finite qui. Il tradizionale sorteggio dei giocatori è stato infatti sostituito da un allestimento scelto da due capitani: Jacopo e Marco.
Da ultimo, hanno costituito certamente un’anomalia le condizioni climatiche. Per chi ha giocato a -7 e a +38, una fredda, ma non troppo a considerare dal termometro, serata di febbraio non avrebbe dovuto creare problemi, ma vi assicuro che il vento gelido e sferzante che ha avvolto impetuoso il campo de La Fratta è stato un osso veramente duro per tutti i 10 presenti sul terreno di gioco.
La partita ha rispecchiato molto l’ultimo turno del nostro campionato, come se vi sia un trend che ci porti a giocare partite sempre più equilibrate e dal risultato non particolarmente ricco di gol.
La gara si è decisa sulla migliore organizzazione di squadra mostrata dal Southampton che, in maniera molto ordinata, ha fatto semplicemente ciò che doveva fare, senza eccedere, senza perdere mai la concentrazione. Sorretta dalla presenza granitica di Gianluca in difesa, scortata alle spalle dalla guardia tra i pali prestata dall’estremo difensore Giuliano, straordinario in alcuni frangenti, ed efficace in zona gol grazie alle incursioni sempre letali dell’atletico Jacopo, il team casaccato ha superato gli avversari con merito, noncurante di alcuni momenti di grande pressione subiti a fronte della spinta offensiva dell’Arsenal. Di contro, nessuna colpa può essere imputata ai Gunners, i quali, con coraggio ed impegno, hanno provato a raggiungere la vittoria. Il vento, la buona serata degli avversari e le parate di Giuliano, gli hanno negato forse un epilogo finale migliore che avrebbe mitigato un po’ di delusione.

MVP. Patrizia. No,non mi sono impazzito e nell’era della grande crescita del calcio femminile non mi sto riferendo ad una famosa calciatrice, I Gianluca, Riccardo, Giuliano e Jacopo, che avrei dovuto certamente premiare, una sera mi perdoneranno se rendo un tributo alla padrona di casa. Mi sono accorto che in tutti questi anni non l’ho mai fatto. E’ stato un gravissimo errore, perchè il dono della gentilezza sincera, della bontà e della disponibilità non deve essere ritenuto una cosa scontata, specialmente al giorno di oggi. Questo è un piccolo ringraziamento per chi ha fatto di un campo di calcetto sperduto nella campagna la nostra casa calcistica e il luogo in cui è cresciuta la nostra amicizia.

Terzo tempo: non disputato.

Un Dio tra i Santiultima modifica: 2020-02-08T00:27:51+01:00da atleticomartedi
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