La strada del ritorno

C’è un po’ di difficoltà nel parlare di ritorno al calcetto, anche se per noi, chi ci segue lo sa, l’Atletico Martedì è una cosa seria.
Difficoltà perchè non possiamo far finta che non sia successo niente, non possiamo dimenticare la sofferenza in alcune zone della nostra Nazione ed il fatto di aver trascorso un periodo quasi irreale, che nessuno avrebbe mai potuto prevedere.Ecco perchè se le manifestazioni di giubilo fine lockdown, se pur comprensibili, ci appaiono poco rispettose e superficiali, allo stesso modo, riassaporare piccole e grandi gioie della propria vita quotidiana è stato importante ed emozionante.
Con tutte le cautele del caso, possiamo parlare di una vera e propria rinascita o, perlomeno, di aver intrapreso la strada del ritorno alla normalità, che detta così sembrerebbe poca cosa, ma in realtà cela dietro di sè una grande ricchezza.
In tema di rinascite calcistiche si potrebbero narrare molte storie perchè tanti giocatori e società hanno vissuto momenti alterni, tuttavia quando penso a grandi ritorni mi torna alla mente la data del 21/04/2002 , giorno in cui Roberto Baggio ebbe l’ennesima resurrezione calcistica.
E’ il giorno di Brescia vs Fiorentinoa e Baggio, dopo un serio infortunio, incredibilmente, dopo 77 giorni è lì di nuovo in panchina. E’ lì perchè dal giorno dell’infortunio ha in mente un solo pensiero, tornare per potersi giocare una chance per partecipare al mondiale in Corea e Giappone. Il suo sogno si materializza nella ripresa, tutti si fermano, giocatori e spettatori, tranne uno, Pep Guardiola che gli corre incontro, si leva la fascia di capitano e gliela lega al braccio. Il resto è storia. Baggio firma una doppietta straordinaria, il Brescia vince una partita fondamentale ed il DIvin Codino viene portato in trionfo. Un intero popolo spingerà perchè lui partecipi al Mondiale ma Trapattoni alla fine farà altre scelte, peccato sarebbe stato un finale perfetto. Ma grazie davvero Roberto per averci provato e per averci regalato un altro sogno.
La scheda che segue è ispirata a quel giorno memorabile e a quella partita, pensando anche noi nel nostro piccolo, ma felice mondo atletico, di aver vissuto fortissime emozioni per aver indossato nuovamente, dopo 4 mesi, i colori della nostra squadra.

Fratta Stadium

14/07/2020

Ore 21,00 (orario effettivo di inizio 21,36)

Formazioni:

1. Fiorentina
Giuliano, Gianluca, Jacopo, Stefano, Giacomo.

2. Brescia
Riccardo, Federico, Andrea, Marco, Claudio.

Note: L’emozione nel tornare a calcare il Fratta Stadium è qualcosa che probabilmente rimarrà dentro di noi per molto tempo, non so nemmeno se sia giusto parlarne perchè forse ognuno l’ha vissuta diversamente nel proprio intimo, ma quel che è certo è che siamo tornati a giocare una partita vera e l’abbiamo disputata, come al solito, con grande impegno ed intensità.
Per una volta abbiamo fatto uno strappo al regolamento e le squadre non sono state frutto del sorteggio ma di una composizione per così dire calcolata, cercando di abbinare i rispettivi ruoli e le caratteristiche agonistiche. Nonostante su ogni previsione gravasse l’incognita di un forzato stop per 4 mesi, le attese della vigilia non sono state deluse e la partita, oltre che godibile, è stata molto equilibrata. Se la Fiorentina, per l’occasione in bianco, ha potuto avvalersi di una solida difesa per poi contrattaccare con le ripartenze affidate all’atomico Jacopo, i “rossi” del Brescia, sicuramente meno dinamici, si sono però segnalati per ottime trame di gioco e per un atteggiamento di squadra più propositivo. Nel miscuglio delle emozioni e degli eventi all’interno della gara, ancora una volta si sono distinti i due portieri, formidabili in alcuni frangenti e per i quali la quarantena non sembra mai esserci stata.
L’esito di tutto ciò è stato un pareggio, quantomai giusto e sperato. Nella serata del ritorno non ci potevano essere vincitori e vinti, ma una cosa sola, ancora una volta e sempre l’Atletico Martedì.

MVP: Atletico Martedì. Non sbaglierei di certo se attribuissi i fregi del migliore a Jacopo, autore tra l’altro di due bellissime reti o a Giuliano e Riccardo, grandissimi per qualità e dedizione, ma per tutto quello che è stato scritto finora in questo modesto resoconto, il singolo stavolta non può che lasciare il passo al grande collettivo e allo spirito di gruppo che è rinato dentro di noi.

Terzo tempo: non disputato.

La strada del ritornoultima modifica: 2020-07-17T00:52:46+02:00da atleticomartedi
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