Il gioco più bello del mondo

Il 21 luglio del 2020, dopo oltre 15 anni di attività calcistica ufficiale ed ufficiosa, l’Atletico Martedì ha visto schierare tra le proprie fila una ragazza. Questo evento non ci deve certamente spingere all’esaltazione perchè forse tutto ciò doveva accadere prima, visto che da tempo si stava pensando di allestire anche una compagine femminile, ma senza dubbio costituisce un motivo di gioia.
In merito all’innegabile evoluzione del calcio femminile avvenuta negli ultimi anni, non spingendomi in argomenti impegnativi legati alle pari opportunità e all’equiparazione dei diritti economici tra calciatori e calciatrici, perchè non è questa la sede, vorrei riflettere invece sul punto partendo da un orizzonte diverso.
Alcune volte l’analisi migliore per una determinata situazione è quella più semplice e se riconduciamo il tutto all’estrema semplicità, non ci dobbiamo dimenticare come il calcio essenzialmente sia e rimanga un gioco.
Uno degli esperimenti più belli ed educativi al quale mi sia mai capitato di assistere è stato quello di vedere giocare dei bambini. E’ assolutamente affascinate come essi ricerchino la compagnia di altri simili e come tra di loro nel gioco non esistano distinzioni e discriminazioni di ogni genere. Uno dei giochi al quale sicuramente da piccoli abbiamo almeno una volta partecipato, anche insieme a bambine, è quello con la palla, ecco perchè era impensabile non vedere delle ragazze cimentarsi e perfezionarsi in questo sport, alla ricerca del divertimento.
La scheda che segue è ispirata ad una delle partite di calcio femminile forse più emblematiche della storia, la finale del mondiale americano del 1999. Quella gara tra USA e CINA non solo infatti cambiò il movimento calcistico femminile, vedendo la nascita del mito della nazionale stelle e strisce, che, di lì a poco, sarebbe diventata una vera e propria leggenda, ripetendosi in alcune delle edizioni successive, ma quel giorno, al Rose Bowl di Pasadena assistettero al match oltre 90.000 spettatori; il calcio femminile non era più uno sport di nicchia, qualcosa era cambiato.

Fratta Stadium

21/07/2020

ore 21,00 (orario effettivo di inizio ore 21,40)

Formazioni:

1.W. USA
Alessandro, Federico, Benedetta, Gianluca, Jacopo

2.L. CINA
Riccardo, Mirco, Marco, Stefano, Francesco

Note: l’ultima giornata del nostro campionato, la seconda dopo lo stop dell’attività agonistica, a causa della pandemia, ha vantato certamente molti motivi di interesse. Anzitutto il ritorno di alcuni atletici, primo fra tutti Mirco, non me ne vogliano gli altri, ma lo antepongo esclusivamente perchè la sua latitanza dai campi era piuttosto datata e ci ha fatto molto piacere riaverlo tra di noi. Oltre a questo, il forfait tra i pali del nostro titolare Giuliano ha fatto sì che a difendere la porta degli USA si sia schierato Alessandro, anche lui al ritorno post lockdown ed in ruolo insolito, che tuttavia aveva occasionalmente ricoperto in passato. Infine, ma non certo per rilevanza, la presenza di Benedetta, la prima ragazza che è entrata ufficialmente e di diritto nella storia dell’Atletico Martedì.
Purtroppo l’infortunio alla schiena di Gianluca ha reso breve la presenza tra i pali di Alessandro, costringendo il primo stoicamente in porta ed il secondo a ricoprire il ruolo di regista della difesa. Malgrado tale accadimento, non certo positivo, possiamo dire che gli USA hanno dominato una buona parte del match, molto equilibrati sulle fasce, grazie alla diligenza tattica di Benedetta, attenta nei recuperi e nelle diagonali difensive, nonchè altrettanto efficace nella fase offensiva, e potendo usufruire delle solite folate improvvise di turbo Jacopo, che nei pochi momenti di debolezza della squadre, ha riequilibrato subito le distanze. Di contro la Cina, in un primo momento quasi stordita dall’organizzazione impeccabile degli avversari e apparsa non posizionata perfettamente nei reparti, ha riguadagnato a poco a poco la fiducia, avvalendosi della carica di Mirco, autore di ottime giocate. Ma ormai era troppo tardi, la difesa degli USA, guidata magistralmente da Alessandro e con un Gianluca che, malgrado l’infortunio, ha mantenuto degnamente il proprio posto fino alla fine, ha retto all’urto della rimonta dei rivali e gli USA hanno portato a casa una meritatissima vittoria.

MVP: Benedetta.Non voglio per forza enfatizzare il momento o fare del sensazionalismo, ma la nostra giovane atletica questo onore se lo merita tutto. Ha tenuto il campo senza timore insieme ad altri 9 “colleghi” uomini, si è distinta per intelligenza tattica e doti tecniche, mostrando oltretutto una tenuta fisica eccellente, se a questo ci aggiungiamo 3 gol realizzati con perizia balistica, opportunismo e senso del gioco, non credo che vi sia qualcuno più meritevole di ricevere questo encomio.

Terzo Tempo: non disputato.

Il gioco più bello del mondoultima modifica: 2020-07-23T01:40:55+02:00da atleticomartedi
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