Orgoglio e realtà

Alcune storie sono troppo belle da raccontare che non necessiterebbero di un finale, perchè infatti descrivere l’epilogo quando tutta la bellezza si sprigiona nel percorso che si è andato a compiere?. Sogno e realtà rappresentano due mondi contrapposti e a volte ciò che a noi sembra debba finire in un unico modo è solo la manifestazione della nostre emozioni più intime, che presto si imbattono con una realtà ben diversa.
La scheda che segue in fondo è ispirata a questa eterna contrapposizione, ricordandoci una delle quasi-imprese più grandi della storia del calcio. Nel 2000 il mondo del calcio fu letteralmente sconvolto da un fatto che passò alla storia e non solo di questo sport. Una squadra di dilettanti composta da portuali, magazzinieri ed impiegati, Il Calais Racing Union FC giunse incredibilmente a disputare la finale della Coppa di Francia a Parigi dinanzi ad 80.000 spettatori. Quell’improbabile gruppo di eroi, dopo aver superato la miriade di turni preliminari, sconfisse in sequenza tutti i grandi clubs professionistici eliminando in semifinale addirittura i campioni di Francia in carica del Bordeaux, prevalendo per 3 a 1. Pensate che dopo quelle vittoria , l’allenatore del Calais Lozano ebbe un malore per l’emozione e l’allora Presidente della Repubblica francese Chirac gli fece recapitare un telegramma di pronta guarigione. Secondo voi conta davvero in questo storia riportare che in finale il Calais perse per 2 a 1 contro il Nantes a causa di un rigore fischiato contro a pochi minuti dalla fine? Io non credo proprio. Quello che conta realmente è ciò che accadde al momento della premiazione. Quando il capitano del Nantes Landrau si avvicinò per alzare la Coppa si fermò solo per un attimo, poi volle accanto a sè Becque, il capitano del Calais ed alla fine il trofeo fu sollevato da entrambi. Quella foto fece il giro del mondo ed il giorno dopo, da persona celebre quale era, Becque riprese servizio come magazziniere nella zona portuale di Calais.

Fratta Stadium

8.9.2020

ore 21,00 (orario effettivo di inizio 21,32)

Formazioni

1.W. Nantes
Michele, Giuliano, Roberto, Alessandro, Gabriele

2.L. Calais
Riccardo, Federico, Flavio, Stefano, Simone.

Note: l’orgoglio di chi vuole dare il massimo per la propria squadra si spinge sino all’estremo, non curante di una realtà che lascia presagire orizzonti diversi. La sfida andata in scena al Fratta Stadium nell’ultimo turno di campionato vedeva contrapposte due squadre assai eteregenee, frutto di una difficoltosissima operazione di composizione delle formazioni. Mentre il Nantes si mostrava come un perfetto mix di corsa, talento e tenuta fisica, Il Calais basava tutta la propria forza sull’esperienza e sulla voglia di credere ad ogni costo al successo, passando attraverso l’impegno ed il sacrificio. Il tema della partita era fin troppo facile da prevedere con il Nantes spesso in possesso della palla ed il Calais arroccato a difendersi e pronto ad offendere nelle occasioni che si sarebbero presentate. Malgrado una migliore distribuzione dei giocatori, proprio il Nantes si faceva sorprendere in più di un frangente, permettendo ai rivali sfavoriti di colpire la porta avversaria con precisione chirurgica. Questo atteggiamento, unito alle parate dell’estremo difensore Riccardo, consentiva al Calais di tenere in equilibrio il confronto per gran parte del match, fin quando l’orgoglio cedeva al sopravvenire della fatica e con il calo della condizione il Nantes sferrava il colpo decisivo, avvalendosi anche del cambio tattico tra l’occasionale portiere Michele, in realtà ottimo cursore di fascia, ma che non ha demeritato tra i pali, e Giuliano, titolare del ruolo di estremo difensore.

MVP. Gabriele.In una squadra che ha saputo soffrire al cospetto dell’inizio sprint dei rivali ed in cui tutti hanno disputato una buona partita, ritengo ragionevole premiare il pivot d’attacco, che si è battuto con molta efficacia, ha tenuto alta la squadra non risparmiandosi dinanzi all’aggressività dei difensori ed ha realizzato reti risultate alla fine decisive.

Terzo tempo: non disputato.

Orgoglio e realtàultima modifica: 2020-09-11T01:21:58+02:00da atleticomartedi
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