L’attimo sfuggente

la palla cadeva inesorabile e perpendicolarmente, tutto intorno sembrava come sospeso, il difensore guardava l’attaccante che gli concedeva le spalle pensando da quale parte quest’ultimo si sarebbe girato per colpire la sfera, l’altro difensore scrutava intorno le possibili traiettorie di passaggio…e mentre tutti erano intenti nei lori pensieri, la palla scese e poi accadde l’impensabile…
Una volta johan Cruijff, mentre allenava i suoi giocatori nel piazzare la barriera contro le punizioni avversarie, a chi gli chiese cosa fare se il pallone veniva calciato nell’unico spazio di tiro impossibile da coprire, lui rispose semplicemente di applaudire. Classe di un grande maestro a parte, esistono gesti e situazioni che esulano da ogni previsione e strategia, che vengono annullate dall’ardire e dalla fantasia dell’autore del gesto.
Ognuno di noi ricorda un gol, un passaggio, un assist che nessuno si aspettava, tanto da lasciare tutti a bocca aperta. L’origine di simili fatti non risiede tanto nel talento dei protagonisti ma quanto in un aspetto della nostra personalità che tende a sottovalutare alcuni eventi perchè è troppo concentrata su altre circostanze, del resto il principio della magia e dell’illusionismo si fonda proprio sul celare alcuni elementi, distraendo la vista degli spettatori verso altri punti.
Credo che proprio questo avrà pensato Stefano Tacconi, portiere della Juventus, in quel pomeriggio al San Paolo di Napoli, stagione 1984/1985, mentre impartiva ordini ai suoi compagni nel disporre la barriera contro una punizione a due in area. Tiro forte in mezzo alla barriera o rasoterra sul secondo palo? Per non rischiare una muraglia di uomini contro il battitore e poi una volta che la palla si infrangerà contro la barriera, perchè solo lì può andare, tutti fuori dall’area di rigore, pronti a ripartire. E invece….Come è possibile? La palla ha scavalcato la barriera e si è infilata nel set…ma non c’era spazio! E’ una stregoneria, uno scherzo del diavolo….o forse più semplicemente l’impronta sul mondo del calcio del più grande di tutti: il 10, il pibe de oro.
La scheda che segue è dedicata a quel gesto e a quella partita e non solo perchè Maradona ci manca molto ed ogni occasione è buona per ricordarlo ma anche perchè che appaia sotto forma della sforbiciata di Djorkaeff contro la Roma, del tacco di Mancini contro il Parma, o della rovesciata dell’atletico Mirco Miceli in una gara di campionato tra le fila dell’Atletico Martedì, quando ciò accade non c’è nulla che puoi fare, se non goderti lo spettacolo ed applaudire.

18.5.2021 ore 19,15

Complesso Sportivo di Firenzuola

Formazioni;

1.W. Napoli
Mirco, Michele, Daniele, Nicola, Andrea

2.L. Juventus
Federico, Gianluca, Enrico, Marco, Oriundo

Note: Le partite iniziano pian piano ad accumularsi e, anche se lo diciamo a bassa voce, il nostro campionato comincia a prendere forma. Con il passare di queste inaspettate settimane anche la forma psico-fisica migliora e la qualità delle partite si alza di livello. La 3^ giornata ci ha offerto una partita molto più equilibrata delle altre, nonostante una composizione delle squadre certamente occasionale, vista la presenza di molte novità in campo. Nell’equilibrio sostanziale del match, pur con un divario sempre esistente tra le due compagini, evidenziato dal punteggio, tuttavia, la rimonta della Juventus ha restituito una gara tutto sommato giocata ad armi pari, che il Napoli ha portato meritatamente alla vittoria, grazie ad una buona disposizione in campo e ad un’ottima gestione della gara. In tutto questo, la rete incredibile dell’atletico Mirco, con una diabolica sforbiciata che ha ricordato molto un gol di Domenico Berardi in una partita di campionato disputata qualche settimana fa, non ha fatto altro che ribadire una supremazia evidente, mettendo l’accento sulle grandi qualità tecniche e tattiche dei vincitori.
Di contro, gli avversari hanno subito , sono caduti, si sono rialzati ed hanno combattuto con orgoglio, ma a quel punto era troppo tardi per i sogni di gloria.

MVP. Mirco / Andrea. Sia ben chiaro, uno che fa un gol così merita alla grande di ricevere l’elogio del migliore, Se a questo ci aggiungi una prestazione senza sbavature con assist e grande mobilità in mezzo al campo, ecco che allora di dubbi ce ne sono davvero pochi. Questa volta però è giusto che a condividere il premio con il nostro top player, vi sia l’atletico Andrea, il quale ha dimostrato in campo esperienza, efficacia ed un’invidiabile forma fisica che ne ha illuminato la prestazione sia in difesa che in attacco. Chapeu!

Terzo tempo: non dipsutato.

L’attimo sfuggenteultima modifica: 2021-05-21T00:47:12+02:00da atleticomartedi
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