Quartetto azzurro

Ormai giocare una partita 4 vs 4 per noi Atletici è diventata quasi una cosa normale. Detta così non appare una grande notizia. Eh si perchè quando sei in 8 vuol dire sempre che qualcosa non ha funzionato fino in fondo, con tanto di umore ai minimi livelli perchè già eri entusiasta di giocare una bella partita di calcetto e ti ritrovi amareggiato. E allora che fare in questi casi? Anni fa il quesito era improponibile ma oggi vi formulerò invece una risposta a suo modo rivoluzionaria. Esistono molti figliocci del calcio, calcio a 5 (anche se a me piace ancora chiamarlo calcetto), calcio a 7 e calciotto. In un periodo, devo dire assai breve, in alcune palestre si propose anche un calcio 2 vs 2….eh allora perchè non in 4, perchè no il “quartetto”?! Del resto la denominazione potrebbe evocare qualcosa di artistico e poi non ci sarebbe bisogno di grandi cambiamenti, forse il campo da gioco leggermente più corto e stretto, ma nemmeno di tanto, e qualche regola che aumenterebbe le potenzialità dei portieri. Sarebbe affascinante decidere tra l’utilizzo di un portiere volante o averne diciamo uno più classico.
Se vogliamo una previsione per il futuro l’ha fornita proprio l’Atletico Martedì in occasione della gara disputata eccezionalmente mercoledì scorso, spostamento “causato” dall’incontro della nostra Nazionale.
Magari più tardi, nel corso di questo resoconto, chiariremo di più gli aspetti tecnici della diatriba calcistica, ma il messaggio di fondo che vorrei cogliere è proprio quello di non fermarsi troppo a recriminare su ciò che non è stato, ma accontentarsi invece di quello che si ha tra le mani e provare a goderselo al meglio.
Non lo so se ho ragione e non pretendo certo di saperne più degli altri, anzi, mi piace solo vedere il bicchiere mezzo pieno e soprattutto detesto non giocare di martedì!!!
La scheda che segue, lo ammetto, qualunque fosse stato l’esito della gara di mercoledì, l’avrei dedicata ad un match in particolare, aldilà di tutti i collegamenti logici e di seguito capirete il perchè di tale scelta.
Non posso fare a meno infatti di celebrare Italia Vs Spagna, la semifinale dell’Europeo. In questa partita c’è stato veramente di tutto, è stata e rimarrà per me il manifesto del calcio. Due bellissime squadre, portatrici di valori che vanno aldilà dello sport, simbolo entrambe di una rivoluzione calcistica. Mancini, l’allenatore “dandy”, per questa sua avventura ha voluto accanto il suo staff, i suoi amici. E’ riuscito in ciò che nessuno aveva mai osato sperare, ha ricostruito una squadra, l’ha fatta amare degli italiani, ha prodotto un grande gioco ed ha ottenuto risultati. Lo voglio dire ora, anzi LO VOGLIO URLARE, perchè la vittoria o la sconfitta, in un modo nell’altro cambieranno tutto, ma stavolta no, nessuno osi, Mancini e la sua squadra hanno già vinto! Nell’abbraccio in panchina di quelli che sono e rimarrano i gemelli del gol c’è il calcio come l’abbiamo sempre voluto che, vuoi o non vuoi, si intreccia nella vita quotidiana con le sue emozioni.
Ma la gara perfetta, per essere tale, ha bisogno di due protagonisti e Luis Enrique ci ha trasmesso qualcosa ancora di più grande. La vita ha voluto che lui scontasse qualcosa di indescrivibile e lui ha risposto buttando la propria anima nel calcio, creando una squadra diversa, epurando i big di Barca e Real, e per questo divenendo bersaglio della critiche più feroci, vincendo la sua scommessa ed infine perdendo con la serenità di chi sa di aver fatto il massimo, ma prima di congedarsi, sorridendo, ha elogiato gli avversari.
Non so se la pandemia ha portato inevitabilmente un vento diverso nel calcio, ma non è il momento ora di fare riflessioni, W il calcio, W Italia vs Spagna!

07/07/2021 ore 19,30

Complesso sportivo di Fiorenzuola

Formazioni:

1.W. Italia
Gianluca, Federico, Marco, Alessandro

2.L. Spagna
Michele, Giuseppe, Jacopo, Andrea

Note: due squadre composte da 4 giocatori, due formazioni sperimentali con idee di calcio diverse. L’Italia, schierata con un portiere di ruolo ma volante, con estrema propensione offensiva, la Spagna, allestita con portiere classico e con un sistema tattico più legato al calcio a 5. La partita è scorsa sempre su binari di estremo equilibrio, gli “Azzurri” hanno mostrato un maggior possesso palla, con l’estremo difensore Gianluca sempre ai limiti dell’area avversaria e più volte impegnato al tiro; di contro le “Furie Rosse”, hanno risposto con inserimenti e ripartenze veloci sfruttando il maggiore dinamismo dei suoi giocatori. Il match si è deciso in alcuni episodi, l’Italia, che fino ad allora aveva sempre rincorso, è riuscita, verso la fine della gara, a recuperare nel punteggio, riordinando le idee soprattutto nel reparto difensivo e al crepuscolo del match, grazie anche a dei prodigiosi interventi di Gianluca, ha piazzato il break decisivo che l’ha portata alla vittoria. Un bellissimo incontro in cui entrambe le squadre hanno meritato e, considerando il clima, l’inferiorità numerica ed il rientro dopo un lungo stop, hanno offerto una prestazione apprezzabile.

MVP. Lo sapete non mi attribuisco mai grandi meriti, anzitutto perchè credo di non averne, poi non ho mai amato le autocelebrazioni, ognuno ha un compito e il mio, che peraltro mi sono scelto, è quello di raccontare, la gloria sportiva la lascio volentieri a chi la merita. Malgrado tutto, proprio in termini statistici penso non mi capiterà più di fare 5 gol e per una volta magari trasgredirò a questa regola, ma vi giuro sarà l’ultima volta.
Ben inteso, senza le parate di Gianluca, gli assist di Marco e la sapienza tattica di Alessandro, la mia prestazione avrebbe avuto poco senso.

Terzo tempo: non disputato.

Quartetto azzurroultima modifica: 2021-07-09T17:21:12+02:00da atleticomartedi
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