Strano ma vero

Martedì 12 ottobre 2021 credo che a buon ragione sia una data da ricordare come il giorno in cui l’Atletico Martedì, e non solo, sia tornato ad essere quello che era, che è sempre stato e che sperava di rimanere. In tanta apparente normalità, in quelle semplici azioni preparatorie e successive alla partita, c’è stato qualcosa di insolito e affascinante, un mix di emozioni nuove e ritrovate che hanno reso la serata ancora più magica. Dopo quasi due anni abbiamo riscoperto il rito della preparazione della borsa da calcio, ricordando a mala pena gli oggetti necessari per la serata e poi….dopo la gara finalmente abbiamo celebrato il terzo tempo, forse il momento che per certi versi più ci rappresenta, dove tutto è nato.
Probabilmente mai come martedì scorso abbiamo avvertito dentro e fuori di noi la sensazione del ritorno e dopo tanti anni tutto ciò è stato molto strano e ci ha reso quasi sorpresi di essere ancora qui dopo tanto tempo e dopo tutti gli eventi della vita che si sono verificati.
Difficile scegliere una partita, un episodio legato al mondo del calcio che simboleggi più di tutti il significato del ritorno dopo un periodo così difficile e anomalo, ma pensando all’insolito, al miracoloso e ad un evento per così dire mistico nel suo verificarsi mi viene in mente una calciatore, un uomo, un’icona: Roberto Baggio.
L’ho detto e scritto tante volte, ci sono giocatori e giocatori e alcuni di essi solamente guardandoli toccare il pallone ti accorgi che hanno qualcosa di diverso, il loro innato talento finisce per attrarti e ti ritrovi ad amare quel giocatore, aldilà di tutto, aldilà delle bandiere. il 21 aprile del 2002 Roberto Baggio, dopo l’ennesimo e bruttissimo infortunio tornò in campo, appena 67 giorni dopo l’operazione. Impensabile per quei tempi e per un giocatore della sua età. Tornò per cullare il sogno di essere convocato dal CT Trapattoni per il mondiale in Corea-Giappone. Per riuscire in quell’impresa, anni dopo dichiarò di aver trascurato tutto, persino la famiglia e tutto pensate per la maglia azzurra. Incredibile cosa accadde in quel Brescia vs Fiorentina, l’entrata del Divin Codino a 20 minuti dalla fine, Guardiola (si avete capito bene proprio lui) che, contravvenendo al regolamento gli cede la fascia di capitano ed uno dei giocatori più amati della storia del calcio italiano che entra ed in pochi minuti realizza una doppietta per poi essere portato in trionfo dal fratello che si trovava a bordo campo. Una storia magnifica ma non a lieto fine, poichè sorprendentemente Trapattoni non convocò Baggio, alimentando non solo la delusione di un intero Paese ma anche più di un dubbio. E’ davvero possibile che un uomo dell’esperienza di Trapattoni non abbia potuto intravedere i segni del destino in tutto ciò? Ancora oggi molti se lo chiedono ma quel che ci tengo a sottolineare è come questa scheda sia dedicata al giocatore che in un recente ed a mio avviso pessimo film, viene accolto dall’abbraccio spontaneo della gente, quasi a dire “grazie, ti vorremo sempre bene, nulla che tu possa fare cambierebbe questa certezza”.
In molti giocano, pochi sono campioni, pochissimi suscitano emozioni.

12.10.2021 ore 20,00

Complesso Sportivo di San Nicolò, Spoleto (PG)

Formazioni

1.W. Brescia
Alessandro, Besmir, Andrea, Jacopo, Jared

2.L. Fiorentina
Riccardo, Federico, Claudio, Gianluca, Mirco

Note: sulla carta una delle partite più intriganti degli ultimi tempi. Da una parte una squadra molto fisica e veloce, supportata tra i pali da un portiere esperto e completo, dall’altra una compagine abituata a giocare insieme, arricchita dal grande ritorno dell’atletico Mirco, giocatore che coniuga alla perfezione spiccate qualità tecniche e fisiche. Lo scontro doveva essere certamente equilibrato con una lotta serrata sino all’ultimo pallone, oggi, all’indomani del match, possiamo onestamente dire che così non è stato. Con tutta sincerità non saprei indicare cosa non ha funzionato nella Fiorentina, forse la squadra si è disunita e scoraggiata dopo troppo poco tempo e di questo i rivali ne hanno approfittato o forse, senza essere troppo egocentrici, è stata la prova quasi perfetta del Brescia che ha destabilizzato gli avversari. Quel che è certo è che la vittoria di quest’ultimi è stata netta e meritata, direi quasi mai in discussione, grazie è vero agli interventi dell’estremo difensore Alessandro, ma anche al perfetto equilibrio creato in campo dalla profondità di Jacopo, il rigore tattico di Andrea, la forza d’urto di Jared e soprattutto la duttilità di Besmir. Dall’altra parte non si può dire che la performance della Fiorentina sia stata scadente ma se è corretto affermare che si è notato impegno, è altrettanto doveroso evidenziare che sono mancati un po’ di ordine e precisione.

MVP. Si d’accordo la partita disputata dall’estremo difensore Alessandro è stata degna di nota, qualitativamente eccellente e ciò ha dato molta sicurezza alla squadra, alimentando la voglia di vittoria, ma credo sia giusto sottolineare che il Brescia abbia vinto non solo per il suo portiera ma soprattutto perchè è sembrato equilibrato in tutti i reparti e senza ombra di dubbio l’emblema di questa organizzazione è stato Besmir, con la sua continuità e presenza in ogni zona del campo ha diffuso nei suoi compagni sicurezza e qualità. A lui, ottimo interprete di tutte le ultime gare, va la palma del migliore,

Terzo Tempo. Finalmente, dopo un lungo periodo che non ricordo nemmeno quando sia iniziato, riempio questa casella. Lo faccio indicando il luogo dove ufficialmente tutto è nato. Nel ritrovarsi soddisfatti e stanchi dopo la partita, nell’anestetizzare gli insorgenti dolori a suon di birra, parlando di calcio e di donne (scherzandoci sopra come in una sit.com) c’è molto del calcetto e del mondo dell’Atletico Martedì. Ora che abbiamo ritrovato questa atmosfera speriamo per molte ragioni di non perderla più e di accogliere sempre più gente per trascorrere insieme delle belle serate. Sembra tutto strano ma è vero, siamo ancora qui e nulla, o quasi, è cambiato nei luoghi e nelle azioni dei protagonisti del terzo tempo. Grazie al cielo il nostro inno può risuonare ancora una volta……..”martedì martedì le mejo ore le passiamo qui…il martedì come fai se non passi il terzo tempo al M.Hide”

Strano ma veroultima modifica: 2021-10-15T00:08:21+02:00da atleticomartedi
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