Partite di altri tempi

Se penso a tutte le partite disputate dall’Atletico Martedì in questi anni, trovo davvero difficile stilare una classifica tra le più belle. Certo, alcune per la loro particolarità o anomalia sono senza dubbio da evidenziare, basti pensare al masked match, evento che io sappia di nostra invenzione. A me personalmente piace ricordare quelle gare che nel calcio si definirebbero “partite di altri tempi”, disputate nelle stagioni meno calde, a volte con condizioni atmosferiche avverse, caratterizzate da grande equilibrio e agonismo. E’ vero noi giochiamo un calcio a 5, ma ad essere sinceri i nostri incontri ed il nostro modo di viverli ed interpretarli sono molto più simili a quelli del football, piuttosto che allo scenario certamente spettacolare del Futsal, disciplina con tecniche e regole che molto si discostano dallo sport praticato ogni settimana da gruppi di amici sui campetti di periferia.
Per molti versi mi sento di inserire nel novero di queste partite il match disputato dal nostro movimento calcistico lo scorso martedì, infatti, pur non trovandoci in un contesto climatico estremo, tuttavia, per l’intensità della partita, il ritmo ed il punteggio in perfetto equilibrio fino alla fine, mi piace poterlo assimilare al tipico incontro in stile inglese, fatto di corsa, sudore e voglia di prevalere sull’avversario. In questi casi, quando le partite sono così belle, conta davvero poco chi abbia vinto; certo, i vincitori se ne vanno soddisfatti per aver riportato un successo in un match così difficile, ma anche gli sconfitti, seppur rammaricati, sono consapevoli che giocando in questo modo ci sarà presto un’altra occasione per capovolgere il pronostico.
In tema di grandi squadre, di sconfitti con l’onore delle armi e di seconde occasioni, mi viene in mente l’epopea del Chelsea a cavallo degli anni 2008-2012. I Blues nella stagione 2007/2008 arrivarono alla loro prima finale di Champions League affrontando a Mosca, in un derby inglese ad alto fascino il Manchester United. Al termine di una gara a dir poco epica, nemmeno i tempi supplementari seppero spezzare l’equilibrio sancito dai gol di Ronaldo e Lampard. La famigerata lotteria dei calci di rigore portò il capitano John Terry sul dischetto per il penalty decisivo, ma un fato beffardo lo fece scivolare al momento della battuta causando l’errore. La successiva parata di Van Der Sar portò a Manchester la Coppa. Tuttavia il maledetto destino non poteva sbeffeggiare così Lampard e compagni e 4 anni dopo si presentò un’altra occasione. Monaco di Baviera, casa del Bayern e proprio il Bayern come avversario. Anche qui, grazie stavolta a Didier Drogba, non bastarono tempi regolamentari e supplementari per proclamare un vincitore e si arrivò nuovamente ai calci di rigore dove l’eroe della serata Drogba consegnò la Coppa al Chelsea. La scheda che segue è dedicata a quella partita, in cui un italiano, Roberto Di Matteo, raggiunse l’apice della sua incredibile e brevissima carriera da allenatore.

26.10.2021 ore 20,00.

Complesso Sportivo di San Nicolò, Spoleto (PG)

Formazioni:

1.W. Chelsea
Riccardo, Claudio, Federico, Marco, Michele

2.L. Bayern Monaco
Alessandro, Ignazio, Jared, Andrea, Jacopo

Note: due squadre agli antipodi ma entrambe costruite al meglio. Il Chelsea, più statico e meno reattivo sulle ripartenze, ma ben organizzato nella fase difensiva e pronto a sfruttare le occasioni in attacco, soprattutto su palle inattive. Il Bayern più veloce e potente, in grado di arrivare con pochissimi passaggi nelle vicinanze della porta avversaria ma non sempre preciso nella finalizzazione e alcune volte sbilanciato di fronte agli attacchi dei rivali. Con simili premesse non poteva non venir fuori una gara degna di nota e così è stato o forse molto di più. Si perchè se a tutto ciò ci si mette un grande agonismo ed un buon ritmo di gioco, ecco che la partita diventa memorabile e soprattutto divertente per i giocatori che hanno avuto la fortuna di parteciparvi. Per la cronaca dell’incontro possiamo solo dire che l’impatto del Bayern è stato fortissimo mettendo in grande difficoltà i giocatori del Chelsesa, che in effetti sono andati sotto con il punteggio, rischiando fin da subito la debacle. Superato il momento i “Blues” si sono però organizzati ed hanno iniziato a far girare in maniera più precisa il pallone, ciò gli ha permesso, nonostante gli incessanti attacchi dei rivali, di riportare per 2 volte il risultato in pareggio. Tale risultato sarebbe durato fino alla fine (e probabilmente sarebbe stato anche il più equo) se non vi fosse stato un calcio d’angolo a pochi minuti dallo scadere, a seguito del quale, la palla calciata dal corner destro è filtrata nell’area di rigore del Bayern, qui l’atletico Marco, con istinto da bomber, si è scaraventato su di essa e l’ha spedita nella rete avversaria. Game Over, è proprio il caso di dirlo, ma rimane il ricordo di una bellissima serata e di uno splendido match ben giocato da tutti i 10 in campo.

MVP. Dopo tutti questi anni, mi trovo al cospetto di una delle scelte più difficili da fare perchè tutti i 10 in campo hanno disputato un’ottima partita ed il pareggio, come ripeto risultato più giusto, sarebbe stato il miglior modo di riassumere quello avvenuto nei 70 minuti di gioco. Se così non è stato lo si deve però anche a Marco, colui che ha firmato il gol vittoria; per quella rete e per tutto quello che ha messo in campo per l’intera durata della partita, la mia menzione speciale va a lui.

Terzo Tempo: M. Hyde Pub, Spoleto.

Partite di altri tempiultima modifica: 2021-10-31T00:07:44+02:00da atleticomartedi
Reposta per primo quest’articolo