La squadra del cuore

Parlare di squadra del cuore ci riporta forse a quando eravamo bambini, quando guardavamo alla tv i nostri idoli calcistici e ci divertivamo poi a ritrovarli nelle mitiche figurine che ci scambiavamo con orgoglio. Io credo tuttavia che nelle prime definizioni, quelle che si apprendono fin dall’infanzia, ci sia sempre un fondamento di verità. Per chi ama il calcio c’è sempre una squadra per cui batte forte il cuore, con cui soffriamo e gioiamo e verso la quale siamo legati da un vincolo tanto antico quanto inspiegabile. Spesso a legarci in maniera così forte alle nostre squadre sono proprio le ragioni del cuore, perchè magari le tifava nostro padre od un familiare; altre volte ci sono delle motivazioni che trovano spiegazione dentro di noi.
Parlando della mia esperienza non ho mai nascosto di avere una squadra preferita dai famosi colori, e con essa ho vissuto bellissimi momenti alternati ad altri da dimenticare, ma che ci crediate o no sono fermamente convinto che la mia squadra del cuore sia l’Atletico Martedì. Solo giocando il martedì sera provo sensazioni che altrimenti non percepisco guardando alla tv le gesta calcistiche di altre formazioni più blasonate e anche se il mio club gioca di martedì sera non ho mai rinunciato a scendere in campo con l’Atletico. Qualche tempo fa ho scritto su questo blog una storia che non avrei voluto mai raccontare, parlava di un familiare, una persona che in molti ricordano come uno dei tifosi più agguerriti e convinti di una famosa compagine, ma, malgrado tutto, quella squadra tanto idolatrata non era quella del suo cuore ed ogni cosa passava in secondo piano quando scendeva in campo il club della sua città, nonostante militasse nelle serie dilettantistiche.
C’è forse un episodio recente che rende bene l’idea riguardo alla sensazione di cui vi sto parlando.
Alcuni giorni fa si è conclusa l’ultima edizione della Coppa d’Africa. E’ terminata come tutti speravano che andasse a finire, con l’ultimo atto che ha visto difronte Senegal e Egitto, ovvero Manè contro Salah, i due più grandi giocatori africani, rivali e compagni di squadra nel Liverpool. Ha vinto il Senegal ma non è questo che conta, o meglio non solo, perchè in realtà Koulibaly e compagni inseguivano questo trofeo praticamente da sempre; ciò che invece mi ha più stupito è stato il coinvolgimento emotivo dei due campioni per le rispettive nazioni che si è riversato sulla partita, determinando le loro azioni. Quando il Senegal ha scritto la parola fine, l’esultanza di un intero popolo che incredibilmente, considerata la qualità calcistica del Senegal, mai aveva potuto esplodere per una vittoria del genere, è stata fortissima e negli occhi, nel sorriso quasi onirico del suo giocatore più rappresentativo si è colta un’espressione indimenticabile che mai gli avevamo visto, nemmeno quando insieme al suo amico rivale Salah avevano alzato al cielo la Champions League.
La scheda di questa sera è dedicata a quella partita, con la speranza che il nostro cuore batta ancora a lungo per i colori della squadra amata e che quel sorriso magnifico, apparso sul volto di uno dei giocatori più rappresentativi del mondo, sia il nostro manifesto per gli anni a venire.

08/02/2022 ore 20,00

Complesso Sportivo Bowling Spoleto.

Formazioni:

1. Senegal
Giuliano, Federico, Massimo, Andrea, Besmir, Ignazio.

2. Egitto
Riccardo, Claudio, Simone, Pietro, Gianluca, Michele.

Note: il match disputato per l’occasione in una struttura sportiva calcisticamente nuova per la nostra squadra, ci ha presentato una sfida composta da 12 giocatori, inconsueta per il calcetto ed in genere anomala per qualunque gara sul rettangolo verde. Malgrado tali premesse e la paura di assistere ad un miscuglio di giocatori che inseguivano una palla, come capitato in passato, quello che è invece accaduto è sembrato più simile ad un match molto ordinato, quasi come se le squadre avessero adottato quel particolare modulo da anni. Vi è stata grande attenzione da entrambe le parti, equilibrio, agonismo e voglia di vincere, qualche sbavatura certo, è innegabile, ma in fondo le squadre hanno concesso veramente poco ed il pareggio, sigillato alla fine da un eurogol dell’atletico Claudio, è stato la migliore sintesi per una partita molto bella, giocata con grande orgoglio da tutti i partecipanti. Alla fine si sono visti bellissimi gol, buona tenuta atletica, ritmi accettabili e alcuni tratti di bel gioco, che hanno reso, tutti insieme, la gara molto divertente e degna di essere annoverata nell’esclusivo circolo delle più belle partite giocate dall’Atletico Martedì. In fondo il bellissimo arco disegnato dal pallone calciato da Claudio, seppur ha fatto molto male ai giocatori del Senegal, era atteso da tutti poichè la vittoria dell’una o dell’altra squadra non avrebbero raccontato così bene il film della partita.

MVP. Besmir. L’atletico Andrea, a cui questa settimana è spettato l’onere di scegliere l’MVP, non ha avuto dubbi nell’indicare quale migliore in campo l’avversario di serata, Besmir. E del resto coma dargli torto, se analizziamo la partita di quest’ultimo; un’infinita di palloni toccati, sempre gestiti con visione di gioco ed intelligenza calcistica. Sempre nel cuore della manovra, sempre in soccorso dei compagni per aiutarli nella circolazione del pallone. Una prova maiuscola intrisa di impegno, tecnica e versatilità calcistica, ben distribuita in tutti i settori del campo. Nella serata dei grandi ritorni e delle ottime prestazioni da parte di tutti gli atletici, la prova di Besmir merita anche per questo di essere giustamente applaudita.

Terzo tempo: Mr Hyde Pub, Spoleto.

La squadra del cuoreultima modifica: 2022-02-10T23:49:59+01:00da atleticomartedi
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