Legami di maglia

In tutti questi anni di partite abbiamo assistito a tanti dolorosi addii, ma in fondo nella maggior parte dei casi non si è trattato di distacchi definitivi. Succede infatti, per una serie di ragioni, che qualcuno di noi può lasciare il gruppo per un periodo più o meno lungo, ma non per questo il legame con gli altri viene meno e prima o poi le strade sono sempre destinate ad incrociarsi di nuovo.
L’ultima partita del nostro campionato è stata caratterizzata, tra le altre cose, dal ritorno in campo dell’atletico Andrea Campana, un ritorno che a tutti noi ha fatto un enorme piacere e questo non solo perchè Andrea incarna molti dei valori dell’Atletico Martedì, ma ci dà anche la piacevole sensazione che, sotto diverse sfumature, la nostra squadra è ormai entrata nel cuore di ognuno di noi. Il ritorno di Andrea non è stato però l’unico; ho sempre sostenuto che si può essere partecipi di un gruppo in tanti modi, anche non giocando, dando comunque un apporto importante. La presenza dell’atletico Stefano al terzo tempo non è stata meno degna di essere apprezzata, il desiderio di raggiungerci per ritrovare lo spirito di gruppo o semplicemente la compagnia di alcuni amici è qualcosa che dimostra a tutti noi che forse qualcosa di buono nella vita, e per giunta tutti insieme, lo abbiamo fatto.
Nel grande libro del calcio sono tante le storie di legami indissolubili e di inevitabili ritorni, ma se ce n’è una che parla più di tutte di amicizia, riconoscenza e passione, beh amici miei quella è la storia dell’Apache Carlos Tevez e del suo amato Boca Juniors. Un lungo racconto che inizia nel 1997 quando Carlitos, a 13 anni, viene notato da alcuni osservatori del club di Buenos Aires che girano nei quartieri più degradati della città per scovare talenti nelle strade. E’ subito amore a prima vista tanto che Tevez esordirà in prima squadra a 17 anni, per poi vincere tutto con gli “Xeneizes” nella sua prima vita al Boca. Di seguito il distacco che lo porterà a militare nei più prestigiosi clubs europei e ad alzare una Champions League con il Manchester Utd. Ma l’amore tra Tevez e la Bombonera è troppo grande e lo spingerà a tornare per chiudere lì la propria carriera, non prima però di condividere l’ultima crociata. E’ il 2018 e la finale della Coppa Libertadores vede difronte gli eterni rivali Boca Jrs e River Plate. La tensione per uno dei derby più sentiti nel mondo del calcio stavolta è altissima e porterà a disordini, sospensioni e rinvii, fino ad arrivare all’ultimo atto addirittura al Santiago Bernabeu di Madrid. Tevez e compagni perderanno la partita e sarà una sconfitta che rimarrà per sempre…ma l’apache, il ragazzino povero che non aveva una famiglia e che la trovò proprio indossando la divisa gialloblu, accompagnerà fiero i suoi compagni fuori dal campo, come sempre a testa alta, nella buona e nella cattiva sorte.
La scheda che segue è dedicata a quella storica partita perchè nella vita come nello sport ci sarà sempre qualcosa che valga come un Boca-River.

19.04.2022 ore 20,00

Complesso Sportivo di San Nicolò, Spoleto (PG).

Formazioni:

1. Boca Jrs
Gianluca, Federico, Andrea A, Simone, Andrea C.

2. River Plate
Riccardo, Marco, Andrea D., Claudio, Jared.

Note: due squadre affiatate, molti atletici in campo, sorprendenti ritorni. Tutto questo e molto altro è stato il tuesday night, per dirla diciamo alla moda degli americani. Nel fare le squadre si è tentennato come al solito e alla fine ci si è affidati perlopiù alle sensazioni e ad un pizzico di speranza. Le cose, sportivamente parlando, nei primi 15 minuti non promettevano bene e solo le prodezze tra i pali di Gianluca hanno fatto sì che la partita non fosse già decisa. Ma poi il match si è per così dire riequilibrato e tra alti e bassi si è arrivati a braccetto fino all’epilogo con un Boca incredibilmente in vantaggio, raggiunto però all’ultimo respiro da una bellissima azione dei giocatori del River. Tra errori dovuti alla fatica, pregevoli manovre di gioco e straordinarie realizzazioni, prima fra tutte quella del figliol prodigo Andrea, che in un’unica azione ha mostrato tecnica, eleganza e senso del gol, abbiamo assistito ad un ottimo spettacolo, conclusosi senza prevalenza di una squadra sull’altra, un risultato che, riavvolgendo il film della partita, possiamo considerare giusto.

MVP. Andrea Campana. “…per essere presente nel campo in qualsiasi zona e rilevarsi una spina nel fianco degli avversari. Tecnica, velocità e forza”. E se lo dice un bomber di razza come Simone, c’è veramente da fidarsi.

Terzo tempo: V4 Le Mattonelle, Spoleto.

Legami di magliaultima modifica: 2022-04-21T23:50:24+02:00da atleticomartedi
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