La prossima finale di Champions League sarà tra Real Madrid e Liverpool. A mio gusto personale non potrei trovare una combinazione migliore per assegnare il massimo trofeo per club del continente europeo. E badate bene, non parlo solo di valori tecnici. Certo Benzema, Modric, Courtois, Salah, Manè, Van Dijk, Allison, sono forse il massimo che il calcio attualmente può offrire, ma la storia recente di queste due squadre racconta molto altro. Il Liverpool è stata sempre una squadra vincente, il ciclo d’oro inaugurato da Bill Shankly portò pregiatissimi trofei in case dei Reds e le vittorie sono continuate fino ai giorni nostri grazie alla squadra guidata prima da Gerard Houllier, trascinata dal wonder boy Micheal Owen, e poi in seguito da Rafa Benitez, che vedeva il suo alter ego in campo nel grandissimo Steven Gerrard.
Ma è indubbio che con l’avvento di Jurgen Klopp ad Anfield qualcosa di nuovo è accaduto e ciò malgrado l’allenatore tedesco ci abbia messo non poco per vincere e convincere. Oggi tuttavia, grazie alle sue idee e al suo carisma, assistiamo in campo ad un fenomeno mai visto, un calcio naturale ed empatico che vede nei suoi 3 solisti davanti, poco contemporanei, poco fisici, molto eleganti ed artisti, le proprie punte di diamante.
Contro i Reds a Parigi ci sarà ancora una volta il Real, in pochi ci avrebbero scommesso, pochi tranne uno dei più grandi allenatori di tutti i tempi (unico a vincere nei 5 campionati top europei): Carlo Ancellotti. I maestri Benzema e Modric, insieme al maestro Ancellotti, hanno insegnato calcio al cospetto dei malcapitati rivali, non mollando sino all’ultimo secondo ben sapendo che nel “loro torneo” alla prima occasione avrebbero colpito inesorabilmnente.
Ed eccoci allora pronti ad assistere a quella che, viste le premesse, potrebbe essere la partita più bella di sempre; non vediamo l’ora, ne abbiamo proprio bisogno per distoglierci dalle circostanze attuali che ci accompagnano e ci affliggono….dunque, senza attendere oltre…che lo spettacolo abbia inizio!
03.05.2022 ore 20,00
Complesso Sportivo di San Nicolò, Spoleto (PG)
Formazioni:
1.Liverpool
Gianluca, Federico, Marco, Ignazio, Andrea S.
2. Real Madrid
Alessandro, Besmir, Andrea A., Michele, Roberto.
Note: i più attenti avranno osservato che non ho apposto i consueti simboli della W, per i vincitori, e della L, per gli sconfitti, accanto ai nomi delle due squadre. Il motivo è molto semplice: il risultato ad oggi non è ancora chiaro. A mio avviso, tuttavia, stabilire se il gol in over time dell’atletico Andrea, che ha o avrebbe sancito il pareggio, sia valido o meno, ha ben poco conto. Il fatto che si parli di una gara finita 3-2 o 3-3-ci fa capire come il match sia stato estremamente equilibrato e come le due compagini si siano in fondo equivalse.
Il Real, fedele al proprio nome e alla propria tradizione, ha mosso certamente meglio il pallone, costringendo il Liverpool ad agire con ripartenze. Malgrado questo, la partita è stata disputata colpo su colpo ed anche il risultato ha visto una continua alternanza. Se possiamo dire che il Real ha impreziosito la sua gara con bellissime giocate e mantenendo il pallino del gioco, d’altra parte è corretto riferire come il Liverpool ha trovato spesso la porta e solo le prodezze dell’estremo difensore Alessandro, hanno impedito che i Reds acquisissero un cospicuo vantaggio.
In conclusione, che si sia trattato di un incredibile pareggio o di una vittoria di misura, abbiamo assistito comunque ad un degno spettacolo, nobilitato, al solito, dal grande impegno dei giocatori in campo.
MVP. Alessandro. Anche in una partita in cui molti hanno meritato, nella quale ben 2 giocatori hanno segnato una doppietta, non si può tuttavia non premiare il portiere del Real, Alessandro, Tecnica, piazzamento, abilità con i piedi per rilanciare subito l’azione e non solo…quella reattività che non avevamo più visto, complice una lunga assenza dai campi di gioco, è riapparsa in tutta la sua forza e grandezza.
Terzo tempo: V4 Le Mattonelle, Spoleto (PG)