Il calcio è una questione di Sentimenti

LO so, mi ripeto di frequente, in parte sarà dovuto al fatto che sto invecchiando e si dice che in alcune fasi della vita si finisce per ripetere le stesse cose, ma d’altro canto amo crogiolarmi negli stessi pensieri ed argomenti, che ci volete fare, mi trasmette una sensazione di tranquillità e di appartenenza.
Ho sempre pensato che il calcio, così come ogni sport, quando lo si pratica con passione, non è solo corsa, sudore, agonismo e vittoria, ma dentro quel mondo ci sia molto di più, quasi il senso di tutto ciò che ci gira intorno.
E’ forse per questo che nello sport si ritrovano innumerevoli aneddoti e situazioni umane di ogni tipo; il calcio, essendo lo sport popolare per eccellenza, nel calderone di tali vicissitudini, occupa necessariamente un posto di rilievo.
In fondo anche la storia dell’Atletico Martedì rappresenta uno spaccato singolare più di vita ed esperienze che di sport; quello, in senso tecnico, forse lo abbiamo abbandonato qualche anno fa, ma se il fuoco della passione ancora è alto lo si deve proprio al fatto che ogni singola partita, a cominciare dall’ultima, ci trasmette sempre qualcosa su cui riflettere e parlare.
La storia che oggi vi voglio raccontare ha a che fare molto con il calcio, ma rappresenta anche un mondo alla fine non dissimile dal nostro; è una storia infatti di vita, di scherzi del destino e di grandi sentimenti, anzi se vogliamo essere precisi di sentimenti con la S maiuscola.
Tutto ha inizio a Bomporto, un piccolo Comune del modenese, verso la metà degli anni ’30, è qui che nelle giovanili della Pro Modena gioca Arnaldo Sentimenti, un promettente portiere di 19 anni. Un giorno, quasi per caso, Mr Garbutt, allenatore del Napoli, passa da quelle parti, lo nota e, intuendone le capacità, lo ingaggia per la squadra partenopea. Sentimenti non ha quasi il tempo di salutare la famiglia e si ritrova su un treno diretto in Campania. Arrivato a Napoli, Sentimenti viene subito schierato tra i pali in serie A e nelle prime 4 partite non incassa nessun gol, compiendo interventi prodigiosi. Diviene subito un idolo, i giornali fanno a gara per intervistarlo e le donne lo adorano. Una di esse, una soubrette francese che si esibisce in un locale, lo ribattezza “Cherì”, nomignolo che gli rimarrà per tutta la carriera. Ma, accanto alla fama, ci sono anche i soldi, denaro che invierà presto a casa per la gioia ed incredulità della sua famiglia. Già la sua famiglia….e qui inizia un’altra storia. Si perchè la famiglia di Arnaldo è composta, oltre che dal padre bracciante e dalla madre casalinga, da 5 fratelli e 4 sorelle. I 5 fratelli sono uniti da un comune denominatore: giocano tutti al calcio, certo per diletto tra gli amici del paese…ma non solo. Sentimenti I (Ennio) si ferma infatti in provincia, militando in squadre locali, ma la storia degli altri 4 è pura favola. Oltre ad Arnaldo infatti, Vittorio, l’attaccante…o se preferite Sentimenti III, giocherà con Modena, Juventus; Lucidio, il portiere (Sentimenti IV), il più famoso, Modena, Juve e soprattutto la Nazionale, quando la nazionale era il Grande Torino. Ed infine, come in un gioco di parole, c’è Primo, difensore (Sentimenti V), che giocherà nel Modena sino al 1963.
Questa storia è troppo bella per non avere dei colpi di scena che la rendano epica, ed ecco allora che uno di questi accade nel 1950, quando tutti i Sentimenti si ritrovano nella Lazio, pensate come accadeva quando disputavano i tornei dei bar nel loro paese. Anni dopo invece le strade si incrociano di nuovo in un Napoli Vs Modena. Arnaldo tra i pali sta disputando una stagione leggendaria, finora ha neutralizzato 6 rigori, è un record nelle serie professionistiche. Il fato vuole che venga fischiato un penalty per il Modena e chi va sul dischetto per la realizzazione? Chi altri se non Vittorio “Cochi” Sentimenti. Fratello contro fratello. Vittorio, anni dopo raccontò di essere andato a battere quel rigore con la morte nel cuore, ma chiuse gli occhi, calciò, segnò e mise fine al record del fratello. 7 anni dopo quell’episodio le strade dei Sentimenti si incrociarono di nuovo e questa volta fu Sentimenti V a battere Sentimenti IV in un Modena vs Juventus 1-0. Peccato che Arnaldo (Sentimenti IV) quella domenica aveva giocato alla Sisal, aveva azzeccato 12 risultati, tranne quel Modena vs Juventus. Il gol realizzato da suo fratello contro l’altro fratello, gli costò (negli anni ’50!) 12 milioni di lire!!
La scheda che segue è ispirata a quel bellissimo, epico, diabolico e fratricida Modena Vs Juventus.

26.7.2022 ore 21,00

Complesso Sportivo di San Nicolò, Spoleto (PG)

Formazioni:

!.W. Modena
Alessandro, Federico, Marco, Besmir, Lorenzo.

2.L. Juventus
Riccardo, Andrea, Jacopo, Fabrizio, Ignazio.

Note: nonostante il clima, un caldo asfissiante tale da rendere quasi improponibile lo svolgimento di un evento sportivo, lo spettacolo offerto dall’ultima partita del nostro campionato è stato più che decoroso. La partita, nonostante qualche intoppo nel suo corso, come il cambio di ruolo, ormai ahimè consueto, tra il sottoscritto e l’atletico Alessandro, è stata fin dall’inizio combattuta ed equilibrata, mantenendo per lungo tempo il parziale di 0-0. Difficile individuare i fattori che hanno fatto pendere l’ago della bilancia in favore del Modena, anche perchè il risultato finale racconta di un 4-3; quel che possiamo dire è che i vincitori finali, dinanzi a validissimi avversari, che hanno chiuso ogni spazio ai rivali, per poi ripartire con le fulminee ripartenze dei propri attaccanti, hanno alla fine meritato il successo, non mollando mai la presa, inseguendo per gran parte della gara gli avversari e da ultimo compiendo la rimonta con tenacia e con un pizzico di buona sorte.
Considerati gli eventi esterni ed interni che hanno sicuramente condizionato la partita, non si può che applaudire ancora una volta tutti gli atletici per l’impegno profuso e per le belle giocate messe in mostra sul campo di gioco.

MVP. E’ difficile parlare di sè stessi soprattutto quando non si è abituati a farlo ed il fatto di parlare più degli altri non pesi affatto, anzi rappresenti una scelta ben voluta e piacevole. Tuttavia, quando gli amici e compagni di squadra ti indicano come protagonista della serata, beh che dire, aldilà di tutto, dei meriti o meno, fa sempre piacere. Inutile ripetere che per chi scrive la soddisfazione e la gioia più grande sono costituiti dal fatto che tutto questo continui ed appassioni, ma, allo stesso tempo, ringrazio chi mi ha scelto e tutta la squadra che da anni mi spinge sempre a dare il massimo, e non solo calcisticamente parlando.

Terzo tempo: V4 Le Mattonelle, Spoleto (PG).

Il calcio è una questione di Sentimentiultima modifica: 2022-07-29T16:57:43+02:00da atleticomartedi
Reposta per primo quest’articolo