I Fiori del Sol Levante

Che ci crediate o no quella che segue è una storia vera, eppure sono sicuro che molti di coloro che si infarciscono la bocca spacciandosi per conoscitori di calcio e sputano sentenze, trincerandosi magari dietro ad un pc, la ignorano del tutto.
E’ vero non si può conoscere tutto sul calcio, ma leggendo e acquisendo notizie sui tanti aspetti di questo sport forse alla fine se ne comprenderebbe la vera essenza e si diventerebbe più equilibrati nei giudizi.
Il 2011 sarà ricordato come un anno funesto per il Giappone, un terribile terremoto e lo tsunami che ne segue devastano il Paese, causando l’incidente nucleare di Fukushima. Le ragazze della Nazionale giapponese, sull’onda dell’euforia per la vittoria nella Coppa d’Asia della squadra maschile, allenata da Alberto Zaccheroni, si qualificano a sorpresa per la Coppa del Mondo che si terrà in Germania, ma dopo la tragedia che colpisce la Nazione non sanno più se riusciranno a partecipare alla competizione iridata. Molte di loro sono giovanissime e la maggiorparte di esse dilettanti, come se non bastasse si sono potute allenare solo per poche ore al giorno, di sera e praticamente al buio, visto che l’energia elettrica è stata razionata a seguito del terremoto e dei danni che ne sono seguiti. Malgrado tutto, la voglia di partecipare ad un mondiale di calcio prevale e, nel mese di luglio, le ragazze del Nadeshiko (il fiore del garofano giapponese legato all’immagine della purezza e genuinità)Japan volano in Germania.
Nella prima partita del turno eliminatorio affrontano le calciatrici della Nuova Zelanda, scendono in campo con un enorme striscione attraverso il quale il Paese nipponico ringrazia tutto il Mondo per il supporto ricevuto. Vincono per 2-1, ma quella che sembra una bella favola ed il giusto riconoscimento per le sofferenze patite, è solo all’inizio.
Si perchè nel secondo match distruggono il Messico per 4-0 e nel terzo si arrendono per 2-0 solo all’Inghilterra, ma la miglior differenza reti le qualifica come seconde nel girone, proiettandole ai quarti contro la favoritissima Germania. Difficile spiegare la sproporzione che esiste in questo confronto, la Germania è una potenza del calcio femminile, è imbattuta da 16 partite consecutive e tra le sue file gioca Birgit Prinz, 214 presenze in Nazionale e 128 gol, 3 volte nominata migliore calciatrice del Mondo, tanto per capirci colei che il vulcanico presidente del Perugia Luciano Gaucci voleva ingaggiare per la squadra umbra nel 2003. Non c’è nemmeno alcun termine di paragone tra le due squadre, il divario è abissale. Le tedesche, fin dal fischio di inizio, impongono un ritmo asfissiante bombardando la porta nipponica, ma non c’è nulla da fare, il Nadashiko Japan barcolla ma non cade. Si va quindi ai supplementari ed al minuto 108, dal nulla, la subentrata e sconosciuta Maruyama buca la porta tedesca. La grande Germania è fuori e le ragazze giapponesi volano in semifinale. L’allenatrice tedesca Silvia Neid , al termine della gara dirà ” avremmo potuto giocare anche per altre due ore ma, pur essendo le più forti, non avremmo mai segnato”.
In semifinale c’è una squadra in ascesa come la Svezia che si porta pure in vantaggio, ma le ragazze giapponesi ancora una volta non si abbattono, rimontano e vincono 3-1.
il 17 luglio del 2011 va in scena la finale. di fronte al Giappone le fortissime calciatrici degli Stati Uniti. Anche qui, tanto per comprendere il divario tra le due rappresentative, è sufficiente ricordare che il Giappone negli scontri precedenti non ha mai vinto e come l’ultimo confronto sia finito 9 a 0 per le ragazze a stelle e strisce. Le ragazze americane, strafavorite, partono fortissimo e colpiscono nei primi 60 minuti ben 3 legni. Al minuto 69 però la loro fatica sembra essere ripagata quando Alex Morgan sblocca il risultato. Sembra il giusto e naturale epilogo del mondiale ma le ragazze del coach Sasaki non ci stanno ed ancora una volta si rialzano, all’81’ Miyama pareggia per il Giappone. La fine sembra però essere solo rimandata quando la stella statunitense Abby Wambach al 104′ minuto del primo tempo supplementare segna di nuovo. Tutto appare deciso, ma ancora una volta i garofani giapponesi si piegano ma non si spezzano. Le indomabili ragazze giapponesi al 117′ rimettono tutto in parità con uno splendido gol di tacco di Homare Sawa. Si arriva ai calci di rigore, un traguardo già impensabile per i tifosi asiatici, ma non per le giovani calciatrici del Sol Levante. Le americane sbagliano due volte, i garofani solo una volta e Saki Kumagai regala un sogno al proprio Paese, all’Asia e più in genere al mondo del calcio: il Giappone è campione del mondo.
Questa storia incredibile ispirerà un racconto a fumetti, un Manga, e persino una serie animata; in un Paese con una forte discriminazione sessuale dove prevale l’archetipo della geisha, la donna sottomessa, queste ragazze dimostreranno a tutto il mondo la grazia e le forza delle donne nipponiche, donne che quando cadono si rialzano sempre.
Recita un proverbio giapponese” Se cadi sette volte, rialzati otto volte”.

30.08.2022 ore 20,00

Complesso Sportivo di San Nicolò, Spoleto (PG).

Formazioni:

1.W. Giappone.
Federico, Andrea, Besmir, Jared, Jacopo.

2.L. Stati Uniti
Gianluca, Claudio, Pietro, Michele, Ignazio.

Note: certe partite te le spieghi male, malgrado le squadre allestite risultino sulla carta equilibrate e nonostante l’incipit del match sembri confermare questa tesi, poi, per qualche oscuro motivo, la partita si stravolge e ne viene fuori una gara a senso unico, strana anche da commentare. Nell’ultimo martedì di gloria è accaduto proprio questo, dopo un inizio che ha visto gli Stati Uniti portarsi subito sul 2 a 0 e mantenere questo risultato per oltre venti minuti, la gara ha cambiato improvvisamente spartito e la rimonta del Giappone che in un primo momento appariva epica, è diventata poi inarrestabile, indirizzando la partita verso un unico ed incredibile epilogo. Compito davvero non facile stabilire le ragioni di questa repentina metamorfosi. Col senno di poi possiamo solo dire che la squadra a stelle e strisce, a seguito di una partenza molto equilibrata, dove la formazione appariva ben organizzata ed attenta nelle marcature, ha subito un calo forse di attenzione che ha lasciato aperta una via agli avversari, via che, complice il crescente scoramento, non si è riusciti più a chiudere. Di contro, i calciatori del Giappone che in un primo momento apparivano impacciati, trovata la chiave giusta del match, sono andati sempre più in crescendo inanellando singolarmente grandi performance sul campo di gioco.

MVP. Andrea e Besmir. Si può diventare MVP in tanti modi. Lo si può fare come Besmir, fornendo una prestazione straripante a suon di assist, gol e giocate a tutto campo; oppure mantenendo, come l’atletico Andrea , sempre alta l’attenzione sul match, rendendosi ugualmente utile sia in attacco che nelle chiusure difensive e condendo il tutto con un magnifico gol.

Terzo tempo. V4 Le Mattonelle.

I Fiori del Sol Levanteultima modifica: 2022-09-01T23:28:58+02:00da atleticomartedi
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