La Classe del ’92

Sapete cosa mi fa più incazzare del calcio di oggi e soprattutto di quello che vedo in Italia? Nessuno ha più la voglia di rischiare o, ancor peggio, di scommettere su un progetto. La nostra serie A è divenuta il cimitero degli elefanti, giocatori percorrono la spola tra l’Italia ed i campionati esteri più volte. in balia della brama dei procuratori sportivi. La crisi economica ed il business, oltre a probabilmente scelte sbagliate, hanno ucciso la competitività delle nostre squadre, ma cosa ancor più grave, hanno ucciso la fantasia. Spesso ci si dimentica come il calcio costituisca un gioco e come tale debba essere affidato a chi ancora abbia la voglia e l’ardire di sognare.
La storia che vi sto per raccontare riguarda la Nazione che ha inventato il calcio, ricorda una crisi profondissima nella quale la stessa cadde, sotto la spirale della violenza e della depressione economica, e come essa ne uscì grazie ad un uomo illuminato e a dei ragazzini che sognavano semplicemente di giocare a calcio.
E’il 1992 e la gloriosa squadra del Manchester United, sotto la guida dell’allenatore scozzese Alex Ferguson, è ansiosa di riprendere la leadership del calcio britannico. Anche per questo e per la concomitante nascita della ricchissima Premier League, la società è disposta a mettere sul piatto molti soldi per consegnare a Ferguson una super squadra. Tuttavia, quando l’allenatore e la società si siedono al tavolo per confrontarsi, Ferguson sorprende tutti e chiede ai dirigenti di puntare su alcuni ragazzini della squadra giovanile che ha da poco trionfato nella Coppa dei Campioni giovanile. Ferguson dirà di aver avuto questa idea dopo aver organizzato una partita di allenamento tra la prima squadra e quella giovanile. Beh, i ragazzini hanno distrutto i titolari per 4-2.
La società dopo un momento di incertezza, malgrado lo stupore e lo scetticismo di tutti i media sportivi, si fida del proprio allenatore e così David Beckham, Ryan Giggs, Paul Scholes, Nicky Butt ed i frsatelli Phil e Gary Neville approdano in prima squadra. La nostra età ed il momento storico in cui siamo vissuti ci consente ora di dire che quel genio di Sir Alex Ferguson ci aveva visto lungo e quella generazione di fenomeni riportò l’Old Trafford ad essere il centro del mondo calcistico. Quella banda di terribili canaglie, ribattezzata la Classe del ’92 (anno in cui quei ragazzini esordirono in prima squadra), conquistò innumerevoli trofei nazionali ed internazionali fino ad arrivare all’apice nel 1999, quando il Manchester United realizzò il mitico “Trebble”, al termine di una incredibile finale di Coppa dei Campioni contro il Bayern Monaco.
Tutto questo ormai è leggenda ed Alex Ferguson, anche grazie ai suoi terribili ragazzini della Classe del ’92, si è consacrato come il manager più vincente di sempre, ma il significato più forte di tutta quell’epopea è legato all’immagine di una Nazione che, sprofondata nel fango, tormentata dal triste fenomeno degli Hooligans, risorse affidandosi alla voglia di stupire di alcuni ragazzi, il cui primo obiettivo era stato sempre quello di quando da bambini giocavano nelle strade di Manchester fino alla sera: inseguire una palla e divertirsi.

06/09/2022 ore 20,00

Impianto Sportivo Pro Loco di San Venanzo, Spoleto (PG).

Formazioni:

1.W. Manchester United.
Federico, Andrea D., Jacopo, Michele, Besmir.

2.L. Bayern Monaco.
Alessandro, Gianluca, Claudio, Andrea A.; Ignazio.

Note: c’è tanto da raccontare riguardo all’ultimo martedì del nostro campionato, ma in questa scheda dobbiamo essere necessariamente brevi. Direi comunque di iniziare nel riportare che le squadre allestite erano formate da tutti atletici e questo per me, non me ne vogliano i tanti amici che hanno contribuito da esterni alle nostre partite, rappresenta sempre un motivo di grande gioia ed orgoglio. Sicuramente la novità più importante della serata è stata però rappresentata dal fatto che abbiamo giocato su un nuovo campo. Abbandonato per un martedì, o per più tempo chi lo sa, questo lo decideranno le circostanze, il terreno di San Nicolò, siamo approdati all’impianto delle Pro Loco di San Venanzo. Per chi vi scrive, lo sapete bene, gli aspetti tecnici poco contano, vale molto di più l’importanza di giocare spesso e di stare insieme trascorrendo belle serate, sottolineando come in tutti i campi in cui abbiamo giocato abbiamo quasi sempre trovato grande cortesia e disponibilità. Dovendo tuttavia analizzare questa novità, posso affermare che ci siamo trovati al cospetto di un terreno di gioco più grande e con caratteristiche diverse, che ci ha costretto a correre di più, soprattutto per recuperare le posizioni, e ad un’organizzazione tattica tutta da costruire, cambiando spesso i ruoli. E’ naturale come al cospetto di una novità ci sia stato chi si sia trovato più a suo agio e chi meno, ma alla fine devo dire che la partita è stata godibile e tutto sommato sulla falsa riga di quella disputata il martedì precedente. Organizzate infatti le due formazioni seguendo più o meno il criterio della settimana prima, la partita ha vissuto una prima fase in cui il Bayern Monaco sembrava farla sua, avendo preso la misure degli avversari, per poi assistere alla reazione veemente del Manchester United che, grazie ai suoi attaccanti e ad una precisa organizzazione difensiva, ha dapprima raggiunto il pari ed infine effettuato l’ultimo stacco per la vittoria. Il tutto tra pali colpiti (solo 4 quelli di Andrea D.), grandi parate, soprattutto dell’estremo difensore del Bayern, Alessandro, ed occasioni mancate per un soffio, che aldilà dei meriti dei giocatori, a mio avviso tutti degni di nota, hanno influenzato l’equilibrio del match.

MVP. Besmir. A volte in effetti, come ha sentenziato l’atletico Gianluca, non servono molte parole per descrivere l’ottima prova di un giocatore. Nel caso di Besmir direi poi che allo stato attuale le parole sono superflue poichè ci ha abituato ad occupare questo spazio, tuttavia, malgrado ciò, non si può non evidenziare come ancora una volta il nostro atletico abbia contribuito a tener in gioco la sua squadra, occupando più zone e ruoli nel campo, quando la stessa ne aveva bisogno e nel momento decisivo abbia piazzato le giocate che poi sono risultate determinati per l’esito della gara.

Terzo tempo: V4 Le Mattonelle.

La Classe del ’92ultima modifica: 2022-09-08T14:41:11+02:00da atleticomartedi
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